Anche una sorta di agente segreto ha firmato per sostenere la candidatura di Sergio Chiamparino a presidente della Regione Piemonte. Pur di aiutare il Pd, un valente 27enne ha svelato la sua doppia identità e compilando i moduli ha ammesso di possedere due documenti identificativi identici con numeri di serie diversa, da vero James Bond in missione segreta. Lo 007 nostrano, unico residente in un comune della cintura torinese con quei dati anagrafici, firma due volte, dichiarando però numeri diversi per l'identico documento. Quando si dice che ci si fa in due per aiutare il partito...
Questa ed altre stranezze si evidenziano nei moduli raccogli- firme a sostegno del partito di Renzi per le elezioni della Regione Piemonte e per le quali la Lega Nord ha già avanzato una denuncia al Tar e alla procura di Torino per fare chiarezza. Un déjà vu per l'ente piemontese, chiamato alle urne con un anno in anticipo proprio perché il Tar, ironia della sorte, ha ritenuto che anche l'allora governatore Roberto Cota sia inciampato nello stesso errore. Accanto all'agente segreto con doppio documento, nelle carte che ora fanno tremare il neo governatore del Piemonte, ci sono diversi personaggi strampalati, quasi si potrebbe aprire il «Club del firmiamo strano».
Analizzando, per esempio, il «Modulo 56» a sostegno del Pd, forse si può sorvolare sulle firme scarabocchio, sull'abitudine di tanti di anteporre il cognome al nome (errore da prima elementare), sulle scritture simili, persino sulla lunga lista di persone con lo stesso cognome e anche omonimi nati lo stesso giorno e residenti nello stesso comune. Resta invece più complicato fugare il dubbio su una persona che non si ricorda più il suo cognome: una signora dice di chiamarsi Cantella poi, firmando, si sbaglia e diventa Cantello. È però un certo Bevilacqua Adriano Maria Caterina che vince l'oscar dell'ambiguità e scatena il toto-sesso: è femmina o maschio? Per saperlo basta leggere sul certificato elettorale: in quel comune non risulta esserci un residente con quel nome, piuttosto una Adriana Maria Catterina che, evidentemente, durante la compilazione del modulo deve aver avuto qualche problema di identità.
Nell'agitazione di aiutare il proprio partito c'è anche chi si confonde sulla data della propria nascita e, nel dubbio, ne scrive due, una accanto all'altra. L'emozione deve giocare davvero brutti scherzi se altri sostenitori del Pd, sbagliano il nome della città nella quale sono nati, se ne accorgono e la cancellano con uno scarabocchio. Su diversi moduli di raccolta firme a sostegno di Chiamparino for president , ci si imbatte anche in una cittadina che evidentemente ha problemi di memoria. Una gentil dama, neppure tanto attempata visto che sottoscrive di avere 63 anni, sbaglia la firma: invece del proprio cognome, in bella vista in stampatello sul modulo, mette il nome della città in cui dice di essere nata: Ricadi, quasi un presagio funesto per il Pd.
Il premio del nonnino, va sicuramente a un 86enne di origini pugliesi che firma come un ragazzino di 20.
Si prevede bufera nel futuro di Chiamparino, che per ora non replica e, confermando la sua specializzazione di occupare poltrone che scottano, si consola con la nomina a presidente della Conferenza delle Regioni, al posto di Vasco Errani, che ha lasciato l'incarico perché condannato in appello per falso ideologico per il finanziamento della Regione da lui guidata alla coop del fratello.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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