Pizzarotti ospita i migranti in centro E i suoi cittadini dormono in auto

Proteste per gli alloggi nelle vie della movida. Sull'accoglienza è scontro con il Movimento

Pizzarotti ospita i migranti in centro E i suoi cittadini dormono in auto

Parma Nel derby dei poveri, fra immigrati cui trovare un tetto e italiani che una casa non riescono più a permettersela, Federico Pizzarotti fa autogol, ma si guadagna un nuovo soprannome per l'estate. «Robin Hood» lo hanno definito diversi cittadini infuriati via web. Spiace per la calzamaglia d'ordinanza che con quest'afa male si combina, ma stavolta l'epiteto non l'ha coniato la stampa «contro», ma arriva dai suoi stessi cittadini cui Re Federico dice di pensare ogni giorno «finché non spengo le luci del municipio».

Nel Parmense si contano diverse centinaia di migranti che arrivano ad ondate di 60 alla settimana, tutti richiedenti asilo, suddivisi in 8 Comuni al costo solo stimato di 3 milioni l'anno. Sul tavolo della Prefettura giace la pratica per un centro accoglienza nel quartiere di Baganzola, contro cui sono state raccolte 1.500 firme e che è già costato al Comune un attacco hacker con tanto di oscuramento del sito web. Dai primi di agosto, poi, l'ultima ondata di una ventina di profughi, divisi in tre nuclei, è stata accolta, grazie ad un accordo fra una onlus e le istituzioni, in alcuni appartamenti del centro storico, compreso l'asse della movida di Strada Farini. Non il contesto migliore né per i parmigiani, affezionati ai loro borghi «boutique», né per i migranti scaraventati dai marosi e dai barconi nella baraonda dell'happy hour alla parmigiana.

Eppure il sindaco «Robin hood» prosegue spedito in questa «Sherwood» di controsensi che lo vede sempre più in contrasto con le posizioni di Grillo e del Movimento. Sarà che in vacanza, ancora negli States, ha scelto proprio gli stati che storicamente furono «sudisti»: dall'Oklahoma Pizzarotti ribadisce che l'importante sono «umanità, serietà e non gli slogan». E che bisogna «guardare le persone negli occhi». Chissà, allora, come avrebbe guardato le tre famiglie, una italiana, una albanese ed una tunisina, che alcune notti fa sono tornate a vivere in auto dopo che il Comune ha cessato di pagar loro l'affitto in un residence.

Strappo e sfratto d'agosto: per carità, l'accordo era temporaneo ma il sindaco, in un altro tweet si è premurato di precisare che sono «800 i milioni stanziati per i parmigiani in difficoltà», invitando poi a diffidare da quei giornali che compiono funambolici parallelismi tra italiani e immigrati, tentando di metterli in contrapposizione». Lui invece ci è riuscito benissimo da solo.

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