La Polizia non ha più soldi nemmeno per fare le multe

Gli agenti costretti a comprarsi da soli il prontuario per le contravvenzioni. E pure guanti, anfibi e torce

La Polizia non ha più soldi nemmeno per fare le multe

Poliziotti costretti a comprarsi il prontuario stradale. Quel libretto contenente tutte le norme, spauracchio di molti conducenti e automobilisti, è finanziato dai poliziotti stessi. Lì ci sono scritte gran parte delle disposizioni del codice della strada con i nomi delle infrazioni, i comportamenti vietati e le relative sanzioni. Uno strumento indispensabile per chi lavora su strada, che ogni agente deve avere con sé. Ricordare a memoria tutte le diciture esatte per ogni singola infrazione è impossibile e il prontuario diventa utile quando c'è da accertare la violazione e comminare la relativa pena. Queste guide da circa dieci anni, i poliziotti le acquistano di tasca propria. E la denuncia arriva tutta dal sindacato Ugl (Unione generale lavoratori) Polizia di Stato che in vista delle festività natalizie ha anche pensato di inserire il prontuario tra la lista dei regali di Natale, a scelta tra il borsone sportivo o la classica cesta. «Alcuni colleghi che lavorano su strada dice il vicesegretario nazionale, Mauro Armelao si privano del regalo enogastronomico per prendere una cosa che serve per lavorare e che dovrebbe fornire il ministero. Il codice della strada cambia in continuazione e occorre avere sempre gli strumenti aggiornati. Il ministero manda le circolari delle modifiche al codice, ma non si può uscire in auto con fogli volanti e un vagone di carte. Per non parlare poi degli importi delle infrazioni che cambiano ogni due anni o anche più volte l'anno». Il segretario provinciale Ugl di Treviso, Luca Zanette, che ha fortemente spinto per denunciare la cosa, ora minaccia di andare fino in fondo, portando la questione in Parlamento. Armelao fa sapere che in Veneto si sono attivati affinché la spesa non ricada sugli agenti stessi, ma la si paghi tramite sindacato. «È assurdo come un operatore di polizia debba spendere soldi propri per acquistare questo strumento di base per operare su strada incalza Simone Schiavo, segretario di sezione Ugl della stradale di Padova e identica è la situazione al reparto Prevenzione crimine del Veneto e alla sezione volanti della questura padovana». «É scandaloso e vergognoso continua Armelao - che i poliziotti debbano comprare la guida di tasca propria e questo riguarda tutta Italia». Non mancano, infatti, le fatture dell'acquisto dei manuali, intestate a un poliziotto delle volanti di Bergamo. Di 38 prontuari più uno commentato, più un altro libro per operare su strada sono 814 euro. «I colleghi sopperiscono alle carenze attraverso l'acquisto personale fa sapere Emanuele Brignoli, segretario generale Ugl regione Lombardia ma questo esborso deve essere effettuato anche l'anno successivo visti i continui aggiornamenti della materia. Idem per il codice penale, strumento per noi importantissimo per la corretta titolazione dei reati, al fine di non incorrere in errori penalmente sanzionabili». «Se sbagli spiega Armaleo i cittadini possono fare ricorso». Ma a mancare non sono soltanto i codici.

«In Lombardia molti poliziotti sono costretti a comprarsi anche gli accessori che spesso sono di scarsa qualità e praticità, come anfibi, indumenti antifreddo, torce e guanti. Pensate che anche la lavanderia è a carico del dipendente».

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