"Stamattina il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli, uomo che dice di essere armato di certezze, avrebbe già dovuto comunicare la revoca di tutti i componenti della commissione ministeriale da lui nominata - dal presidente in giù - che nei mesi scorsi valutarono e non ritennero di agire per segnalare i pericoli del ponte Morandi fino a obbligarne la chiusura". Con una nota Forza Italia scende in campo per commentare quanto rivelato da L'Espresso ieri sera, ovvero che il ministero e Autostrade sarebbero stati a conoscenza delle criticità rilevate sul ponte di Genova.
"A Toninelli chiunque potrà rimproverare di aver deciso di far svolgere gli accertamenti sulla tragedia a tecnici che lavorano per assolvere se stessi - attacca Giorgio Mulé, deputato di Forza Italia e portavoce dei gruppi azzurri di Camera e Senato - addirittura insabbiare e certamente non per cercare la verità. Il ministro ripari immediatamente a questo ritardo e, come richiesto già ieri sera, proceda senza perdere un solo istante alla revoca di chiunque abbia avuto voce in capitolo sul ponte nel suo ministero prima del disastro. Lo deve a chi è morto, ai loro familiari e all'Italia intera".
Non solo. Mulè invita Toninelli a smetterla di "allontanare le responsabilità dal suo ministero" e di prendere "coscienza che nei suoi uffici ci sono tracce indelebili di una vigilanza che nel migliore dei casi è stata distratta".
"Con la stessa forza con quale pretende le dimissioni dei vertici di Autostrade - continua il portavoce azzurro - Toninelli abbia la dignità quantomeno di sospendere, fino a che gli accertamenti non saranno conclusi, tutti coloro che valutarono lo stato del Ponte quando ancora si poteva intervenire. Il presidente di una commissione ministeriale nominato da Toninelli che dovrà giudicare se stesso non è davvero tollerabile: è un insulto alla memoria di chi non c'è più".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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