Porto d'armi, richieste boom Ma il questore frena: «Non faccio che dire no»

Da Cardona i dati sui reati in calo. Domande per avere una pistola in continuo aumento

Porto d'armi, richieste boom Ma il questore frena: «Non faccio che dire no»

Milano Un boom di richieste di porto d'armi. Lo registra il questore di Milano, da poco insediato, Marcello Cardona. La legittima difesa è un'esigenza che i cittadini mettono nero su bianco con le istanze agli uffici pubblici. «Da quando sono arrivato - spiega Cardona - non ho mai smesso di firmare dinieghi a domande di porto d'armi. Da parte mia ho dato disposizione di assoluto rigore: l'arma la deve avere chi ha il diritto normativo di averla. C'è un aumento di richieste enorme, con un incremento dei rigetti che supera il cento per cento. A volte chiedere l'arma è uno status symbol. Io ad esempio non l'ho mai portata». In città le licenze di porto d'arma per uso di caccia o sportivo (del tipo che compete la Questura, mentre i permessi per la difesa personale sono emessi dalla Prefettura) rilasciate o rinnovate sono passate dalle 6.120 del 2015 alle 5.983 del 2016. I dinieghi e le revoche da 271 a 606, i nulla osta per l'acquisto di armi da 105 a 79.

La percezione dell'insicurezza, ha sottolineato il questore, è la sfida numero uno per le forze dell'ordine. Se è vero che a Milano i reati censiti sono in calo. I dati arrivano dall'incontro di ieri con la stampa in occasione del 165esimo anniversario della fondazione della polizia di Stato che verrà celebrato domani. Accanto a Cardona, il capo di gabinetto Giuseppina Suma e la dirigente dell'Ufficio prevenzione generale Maria Josè Falcicchia. Gli illeciti a Milano e Monza e Brianza nel 2016 sono diminuiti complessivamente del 6,42 per cento rispetto all'anno precedente. Il periodo preso in esame va da marzo dello scorso anno a marzo del 2017. In calo i furti (-3,6%), le rapine in abitazione (-17,6%) e le rapine negli esercizi commerciali (-13%). È rimasto stabile a 20 il numero degli omicidi volontari, mentre la maggior parte degli altri reati fa registrare appunto un decremento: -6,13 per cento le violenze sessuali (da 489 a 459), i maltrattamenti in famiglia -6 per cento, gli episodi di stalking -13 per cento, i furti -2,31 per cento, le rapine -8,83 per cento, le estorsioni -9,14 per cento. In aumento le rapine in banca (+11%) e i furti con destrezza (+6,1%). Le persone arrestate sono aumentate da 2.325 a 3.478 e gli interventi delle Volanti sono passati da 56mila a oltre 122mila. Cresciuti i sequestri di droga.

Carico di lavoro moltiplicato per l'ufficio immigrazione. Le richieste di asilo politico hanno raggiunto quota 6mila in un anno, almeno 2mila in più rispetto all'anno precedente. In 12 mesi sono aumentati da 404mila a 427mila gli stranieri che soggiornano in città. Per la maggior parte si tratta di egiziani (quasi 70mila), seguiti da filippini (48mila) e cinesi (46mila), quindi cittadini provenienti da Perù, Marocco, Albania, Ecuador (28mila), Ucraina (22mila) e Sri Lanka (24mila). Sono cresciuti di circa 60mila unità i permessi di soggiorno rilasciati o rinnovati. Boom di rimpatri: erano 291, sono diventati 749. «Dobbiamo garantire diritti umani e sicurezza - ha detto il questore -. In questo il prefetto Luciana Lamorgese sta facendo un lavoro straordinario. Ma se uno straniero non è in regola deve andare via, perché in questo Paese non teniamo chi commette reati». Ha aggiunto Cardona: «Sarò un produttore di ordinanze, non perché lo voglio io ma perché è questa la necessità».

In particolare, nella prevenzione al terrorismo, una recente misura adottata con il prefetto ha messo sotto sorveglianza i mercati. «Una lacuna che ho trovato appena sono arrivato - ha concluso -, soprattutto dopo quanto accaduto in Europa negli ultimi mesi. Rivedremo tutti i sistemi che riguardano i luoghi in cui c'è tanta gente».

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