Al posto del Tutor arriva il "vigile intelligente"

Il nuovo dispositivo avrà più occhi tecnologici e sarà più "cattivo". Arriverà a metà luglio

Al posto del Tutor arriva il "vigile intelligente"

La recente sentenza della Corte d'Appello di Roma che ha imposto lo stop ai Tutor ha, nei fatti, provocato un vuoto nel sistema della prevenzione degli incidenti sulle autostrade italiane. Il sistema Tutor infatti nel tempo ha indotto una radicale modifica nel comportamento degli automobilisti fondamentalmente per due motivi: da un lato si è rilevato capace di far rispettare le prescrizioni del codice della strada, dall'altro, concentrandosi sulla velocità media di chi guida, è forse l'unico sistema di rilevamento delle violazioni veramente accettato dagli automobilisti.

Utilizzando tale strumento, la Polizia Stradale con il supporto di Autostrade per l'Italia ha centrato l'importantissimo obiettivo di ridurre dell'70% la mortalità sulla rete autostradale (si parla di 300 vite salvate ogni anno, quasi una al giorno) grazie alla riduzione della velocità media del 15% e della velocità di picco del 25%.

È chiaro che oggi ritornare ad utilizzare strumenti di rilevamento della velocità puntuale non è la soluzione migliore: sia per la minore efficacia sia per la minore accettabilità da parte dell'utenza.

Ora, dopo lo stop ai Tutor, Polizia Stradale ed Autostrade per l'Italia hanno già dichiarato che stanno lavorando per attivare in via sperimentale il nuovo sistema denominato SICVe PM, approvato con provvedimento del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti N. 3338 del 31 maggio 2017.

Autostrade per l'Italia aveva quindi già da tempo in cantiere la soluzione: un più moderno ed efficace Tutor, il SICVe-PM, che è stato presentato al Ministero dei Trasporti per l'approvazione nel 2016 ed è stato approvato a maggio 2017.

Tale sistema non utilizza per il rilevamento delle violazioni dei limiti di velocità media il riconoscimento automatico delle targhe, ma bensì la tecnologia già brevettata Plate-Matching , senza introdurre alcuna modifica hardware rispetto al SICVe già approvato.

Ora sono in corso le attività di rodaggio per consentire alla Polizia Stradale di adeguarsi al differente sistema. Non pare però che ci possano essere particolari difficoltà, in quanto l'innovativa tecnologia è già da tempo utilizzata con successo da polizie locali e provinciali in circa 60 tratte distribuite, attraverso diversi operatori della sicurezza, su tutto il territorio nazionale sino dal 2009.

La dottoressa Cinzia Ferranti, dirigente della Polizia Stradale, ha spiegato che «anziché concentrarsi sulle targhe di veicoli, il sistema mette a confronto immagini, associando quelle verosimili, accorciando i tempi dell'abbinamento e rendendolo più preciso. Così vengono meno le possibilità che ci siano scarti per mancanza di un corretto riconoscimento ed avrà il nuovo software molto più veloce e preciso di quello precedente».

La Polizia Stradale ha già quindi il suo efficace strumento e potrà farne uso già da prima dell'esodo estivo iniziando con le prime 30 tratte la cui attivazione è prevista entro metà luglio, a tutela della sicurezza per gli automobilisti durante il periodo caratterizzato dai maggiori spostamenti.

La società Autostrade per l'Italia, in un comunicato congiunto con Polizia Stradale, ha da parte sua assicurato «che a valle dell'avvenuta disattivazione del sistema continuerà ad avere cura della sicurezza e della incolumità dei cittadini che viaggiano in autostrada» lasciando così intendere che in tempi piuttosto brevi, con il nuovo sistema per il controllo della velocità media, potrà essere ripristinata l'intera copertura Tutor ante disattivazione sulle autostrade. A questo punto è facile prevedere che di analoga soluzione beneficeranno anche i sistemi della rete viaria gestita da Anas, per il momento anch'essi disattivati.

La nuova soluzione Tutor incassa anche il plauso dell'Aci che attraverso l'ingegnere Enrico Pagliari coordinatore dell'area tecnica dell'Automobile club ha dichiarato che tali dispositivi «sono più equi, rilevano la velocità media, ti consentono magari di fare un sorpasso in sicurezza superando un po' i 130 chilometri l'ora, per tornare subito dopo alla giusta andatura. In questi anni ha dato grandi risultati».

Ma Aci, sempre sul fronte sicurezza, manifesta, a tutela degli automobilisti, anche una richiesta per semplificare i limiti di velocità. «Abbiamo proposto di razionalizzarli. Lasciamone sei, quelli dispari: 30, 50, 70, 90, 110 e 130. E in autostrada dovremmo trovare solo 130 e 110, a seconda dei tratti».

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