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"La profilassi causa l'autismo" Così la Grillo in Parlamento faceva terrorismo sanitario

L'attuale responsabile della Salute voleva cambiare le norme in base a una ricerca già rivelatasi una bufala

"La profilassi causa l'autismo" Così la Grillo in Parlamento faceva terrorismo sanitario

Sono ormai diventati virali alcuni video (rilanciati persino ieri dall'ex premier Matteo Renzi) in cui Paola Taverna , paladina M5s dei No Vax, urla in un italiano improbabile al Senato che gli italiani sono delle pecore e i vaccini «marchi per le bestie». In un altro la stessa Taverna va in giro per l'Italia a dire che per vaccinarsi una volta bastava andare a trovare i familiari («Se poco poco c'avevo un cugino con le malattie esantematiche facevamo la processione»).

Il problema è che anche il ministro della Salute Giulia Grillo è una No Vax conclamata, anche se si sforza di non dimostrarlo. Nel 2014 c'è la presentazione di una proposta di legge in cui si dice: «Recenti studi hanno messo in luce collegamenti tra le vaccinazioni e alcune malattie specifiche come l'autismo». È il disegno di legge 2077 che avrebbe dovuto vietare l'obbligo di vaccinare i militari perché incostituzionale, firmato da Giulia Grillo. «Mandare in carcere chi rifiuta un trattamento sanitario suscita perplessità e sconcerto».

Certo, perplessità e sconcerto. Ma allora cosa bisognerebbe dire del ministro? Come si fa a sostenere che c'è uno «studio» che sostiene una correlazione tra vaccino e «autismo regressivo» quando tutti sanno che quello «studio» è la mamma di tutte le bufale No Vax, sbugiardato da tutte le riviste scientifiche? E che l'autore dello studio - cui si ispira il discusso film Vaxxed - è stato radiato dall'Ordine dei medici inglese?

Galeotto fu il numero della prestigiosissima rivista Lancet del febbraio 1998 su cui venne riportata la tesi di Andrew Wakefield che partendo dai casi clinici di 12 bambini ricoverati al Royal Free Hospital di Hampstead tra il 1996 e il 1997 per una sindrome infiammatoria intestinalica innescata dal vaccino trivalente Mmr (vale a dire Measles, Mumps and Rubella cioè morbillo, orecchioni e rosolia). Tutto finto, come qualche anno dopo scoprì il giornalista del Sunday Times Brian Deer. Wakefield aveva un brevetto per un vaccino monovalente «sicuro» e uno contro l'autismo, sindrome per cui non c'è purtroppo alcuna cura; aveva un contratto di consulenza di 750mila dollari con uno studio legale per minacciare una class action contro le case farmaceutiche a nome di migliaia di famiglie ancora tutte da reclutare; i piccoli, scelti nelle famiglie No Vax clienti dello stesso studio legale, erano stati inutilmente sottoposti a pratiche invasive come radiazioni, anestesie, colonscopie, punture lombari, lastre al cervello. E soprattutto si scoprì che a nessuno di loro era stato diagnosticato l'autismo.

Può un ministro della Salute essere No Vax? Può un ministro della Salute sostenere che i vaccini causano l'autismo basandosi su uno studio bufala smontato dal mondo scientifico? In un Paese normale no.

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