Ancora un capitolo dell'infinita querelle tra Matteo Salvini e Gad Lerner. Il giornalista, da lunedì 3 giugno, torna in Rai con un programma sul Tre in seconda serata (si chiamerà L'Approdo) e il leader della Lega storce in naso per la decisione dell'emittente, tirando per la giacca l'amministratore delegato di "Mamma Rai" Fabrizio Salini: "Lerner torna in Rai, e la controllerei io. Chiedo all'ad se il cambiamento passa da Lerner, che trent'anni fa era in televisione ad attaccare la Lega. Mi limiterò a chiedere quanto costa, quanto prende, con quanta gente viene a lavorare...".
Parole alle quali Lerner ha replicato a stretto giro. Come? Così: "Mi limito a ricordare che per ora grazie al cielo la Rai è di tutti e non solo di coloro che la pensano come la persona che si è lamentata ieri". Insomma, polemica e contro polemica.
Ecco, è allora arrivata la contro-risposta del ministro dell'Interno che in una conferenza stampa in Senato, rispondendo a una domanda dei cronisti sulla polemica in corso con il conduttore, ha dichiarato: "A me Lerner va benissimo. Se mandiamo a reti unificate Lerner, Fazio, Saviano e Santoro la Lega arriva al 52 per cento.
Ho solo chiesto quanto costa, visto che è la televisione pubblica, e che me lo ricordo quando avevo i calzoncini corti a fare programmi contro la Lega, penso che gli italiani che vogliono il cambiamento pensino ai giovani. Dall'amministratore delegato mi aspettavo di più sul cambiamento".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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