Pure un comunista incallito come Marco Rizzo ora conferma il "golpe" contro Silvio Berlusconi nel 2011. Ma lo fa rivelando un retroscena finora poco considerato: quello della politica energetica messa in atto dal Cavaliere in quegli anni grazie ai legami con la Russia di Vladimir Putin.
"Qualche tempo fa Draghi - che è italiano, ma è anche il presidente della Banca centrale europea - parlando del governo in Italia disse: Non c'è problema, esiste il pilota automatico", sottolinea il leader del Partito comunista a Coffee Break su La7, "Ha detto la verità. Come l'ha detta Monti secondo cui un 5 stelle- Lega si può fare, poi vedremo... Cosa voleva dire? Se vi adeguate bene, altrimenti farete la fine dei pochi che si sono mossi contro".
Poi fa due esempi presi dal passato: "Mattei ha provato a pensare a una politica energetica diversa.
E dove è finito Mattei?", spiega", "Berlusconi, e lo dico da comunista, non è mai stato sfiduciato: non c'era nessuna forza politica che aveva i voti per costituire un nuovo governo contro di lui. Berlusconi non è stato fatto fuori per le signorine, non è il film di Sorrentino. Fu fatto fuori perché parlava di gas con Putin. Perché contano quei rapporti di forza lì, questa è l'Europa".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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