"Il geologo sta facendo una cosa inutile". Parole che stridono con le immagini che da giorni affollano le cronache di tutti i giornali e che sono state pronunciate nientedimeno che dal vicepresidente della Camera Luigi Di Maio meno di un anno fa, il 15 ottobre 2015, durante una puntata di diMartedì.
Il tema era il reddito di cittadinanza - da tempo cavallo di battaglia del M5S - per finanziare il quale Di Maio proponeva l'abolizione di enti inutili "che danno lavoro, ma in realtà quello non è un vero e proprio posto di lavoro perché sta facendo una cosa inutile". Il riferimento era in particolare a quegli enti che danno lavoro ai geologi, appunto, come Ingv e Cnr. "Allora, se una persona non lavora più in un ente inutile perché l’abbiamo abolito, col reddito di cittadinanza lo formiamo e lo reinseriamo in un altro ambito lavorativo", proponeva allora Di Maio, "Mentre lo formiamo lui ci deve dare (la persona, il cittadino) otto ore settimanali di lavori pubblici e gli diamo 780 euro al mese. In Italia abbiamo bisogno di 766 mila infermieri da qui al 2020, migliaia di meccanici…"
"Ma non può prendere uno da un ente di ricerca sulla geografia mondiale e metterlo nel posto in cui dice lei", aveva fatto notare Floris. Ma per il membro del direttorio a Cinque Stelle non c'erano ragioni: "Beh, lo chieda ai tanti italiani che sono stati licenziati dopo trent’anni e cercano un posto di lavoro.
Io non posso tenere in piedi un ente inutile perché quello vuole fare il geologo però non ci serve! Eh, mi dispiace questo".Parole quelle di Di Maio che già allora avevano sollevato un polverone, costringendo il grillino a precisare che il lavoro dei geologi va valorizzato e che è necessario investire in sicurezza. Ma che alla luce del sisma del 24 agosto sembrano quantomeno azzardate.
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