Milano, candidati del Pd vicini ai Fratelli musulmani

Un candidato del Partito democratico è stato fotografato accanto a Tareq Suwaidan, l'imam radicale a cui solo qualche settimana fa il Viminale aveva negato l'ingresso in Italia

Milano, candidati del Pd vicini ai Fratelli musulmani

Polemiche per alcune candidature del Pd in vista delle Amministrative di Milano. Si tratta in primo luogo di Sumaya Abdel Qader, responsabile del settore giovanile europeo dei Fratelli musulmani. Trentotto anni, figlia di immigrati giordano-palestinesi, è una leader affermata della galassia Ucoii, l’unione delle comunità islamiche italiane cresciute nell’alveo dei Fratelli Musulmani. Laureata in biologia, è uscita dall'anonimato grazie al suo libro "Porto il velo, adoro i Queen – Nuove italiane crescono", uscito nel 2008. Nelle liste del Pd c'è anche un'altra donna islamica: è Maryan Ismail, rifugiata somala di 56 anni. Figlia di un diplomatico, si oppone all'islam politico ed aveva un fratello ambasciatore, Yusuf Mohamed Ismail Bari-Bari, che è stato ucciso dai jihadisti di al Shabab il 27 marzo 2015. Maryan può essere definita l’anti-Sumaya.

Il Foglio scrive che "per preparare il suo ingresso nella politica milanese, Sumaya, responsabile culturale del Caim, ha promosso il progetto Aisha per dar prova del suo impegno nell’attivismo femminile con tanto di biciclettata in omaggio alla parità di genere. Eppure la docente arabista Valentina Colombo, che studia il macrocosmo internazionale dei Fratelli Musulmani, ci fa notare cosa si cela dietro la sua ascesa anche a livello internazionale: “L’unico incarico che Sumaya Abdel Qader evita sempre di indicare è quello più prestigioso: responsabile del dipartimento giovani e studenti della Fioe” (Federation of islamic organizations in Europe) che è la principale espressione dei Fratelli musulmani in Europa, come ha dichiarato Ibrahim Munir la viceguida suprema dei Fratelli musulmani nel 2014 in un’intervista a un quotidiano egiziano in cui ha detto: il nostro metodo in Europa è rappresentato da una struttura indipendente, che si chiama Fioe”.

Nelle liste del Pd a Milano, tuona Maurizio Lupi (capogruppo alla Camera di Area popolare e candidato a Milano) ci sono "rappresentanti di quell'Islam che non ci piace". L' ex ministro ha poi aggiunto che "è una vergogna che ci sia chi rappresenta i Fratelli musulmani". Il riferimento è al candidato del Partito democratico al municipio di zona 4, Sam Aly. Il candidato dem "oltre a fare un selfie con Beppe Sala, è stato fotografato accanto a Tareq Suwaidan, l'imam radicale a cui solo qualche settimana fa il Viminale ha negato l'ingresso in Italia", accusa Matteo Forte, consigliere comunale d'opposizione candidato con Milano Popolare.

Nabih Dalal, impiegata e rappresentante delle donne marocchine in Italia, a sua volta candidata nella lista Milano Popolare, ha sottolineato che "avere una collaborazione con persone che fanno parte dei Fratelli Musulmani non è un

vantaggio per chi vuole integrare". Così facendo, ha sottolineato Dalal, "tu fai entrare nel paese persone che sono pericolose. Chi vuole aiutare a integrare va bene, ma se già fai parte di quella comunità come puoi aiutare?".

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