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Rapporti sessuali a pagamento. È scandalo nella Croce Rossa

Licenziati 21 membri dello staff. Mentre la ong Plan international si autodenuncia: «Abusi su minori»

Rapporti sessuali a pagamento. È scandalo nella Croce Rossa

Anche la Croce Rossa internazionale, integerrima per definizione, è costretta ad ammettere la vergogna degli scandali sessuali. Dal 2015 sono 21 i dipendenti della gloriosa istituzione messi alla porta «per cattiva condotta sessuale». In gran parte hanno pagato delle prostitute probabilmente nelle zone di intervento dove avrebbero dovuto solo aiutare le vittime di guerre o disastri. Lo scorso novembre il quartier generale di Ginevra aveva sostenuto di «non essere in grado di fornire dati storici affidabili sui casi di cattiva condotta». Dopo lo scandalo Oxfam rivelato dal Times di Londra, che ha fatto emergere la punta dell'iceberg degli abusi sessuali delle Ong, la Croce Rossa internazionale è stata costretta a vuotare il sacco. Il direttore generale, Yves Daccord, svela che 21 dipendenti sono stati licenziati o hanno dato le dimissioni «per aver pagato servizi sessuali» negli ultimi due anni. Ad altri due membri della Croce rossa non sono stati rinnovati i contratti. Fin dal 2006 chi lavora per l'organizzazione firma un codice di condotta che proibisce di sfruttare in qualsiasi modo il mercato della prostituzione. Non è escluso, però, che in alcuni casi, come per le Ong, sia stato offerto denaro alle vittime di guerre o disastri, in cambio di sesso e non a prostitute vere e proprie. Daccord ha bollato il comportamento delle mele marce come «un tradimento delle popolazioni che aiutiamo e un atto contro la dignità umana». Come nel caso di Msf e Save the children non è stato reso noto alcun dettaglio, che rischia di rendere ancora più scabroso lo scandalo.

Il Comitato di Ginevra, che ieri ha ammesso gli abusi e opera soprattutto in zone di guerra, non va confuso con la Federazione internazionale che raggruppa la Croce Rossa dei singoli paesi. In Inghilterra la costola locale ha denunciato due casi nell'ultimo anno. A fine gennaio è venuto alla luce uno scandalo della Croce rossa americana. David Meltzer, capo del settore internazionale, si è dimesso per avere raccomandato il funzionario Gerald Anderson, allontanato per abusi sessuali, a Save the children, che lo aveva assunto.

Francesco Rocca, presidente della Cri italiana e della Federazione internazionale della Croce rossa, ha dichiarato al settimanale Panorama che «serve un database, a protezione delle persone che assistiamo e delle stesse Ong, dove vengano registrati i casi di cattiva condotta evitando così che i denunciati possano andare a lavorare presso un'altra organizzazione». Per farlo bisogna inserire una specifica clausola nel contratto e bloccare l'ambiguo sistema di referenze.

Lo scandalo abusi sessuali nel mondo umanitario si sta allargando a macchia d'olio.

Dopo Oxfam sono una decina le organizzazioni umanitarie che hanno ammesso scandalo sessuali. L'ultima è Plan international, che ha dovuto scusarsi per sei casi di abusi, solo dal primo luglio 2016 ed il 30 giugno dello scorso anno, nei confronti di bambini.

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