Il terreno su cui si sta muovendo Matteo Renzi è sempre più fragile. Come i sondaggi a favore del sì al referendum. La scelta del premier di trasformare la consultazione in una sorta di redde rationem è stato un clamoroso autogol. Una strategia controproducente certificata anche dall'ultimo sondaggio di Ilva Diamanti pubblicato su Repubblica.
Infatti, secondo le rilevazioni di Demos, "lo scorso febbraio si esprimeva a favore della riforma una maggioranza molto ampia: 50%. Mentre i contrari erano la metà, 24%. Poco meno di quanti non rispondevano, perché indecisi, oppure perché la materia risultava loro poco comprensibile. Oggi, però, la prospettiva appare molto più incerta. Il sostegno alla riforma, infatti, è sceso al 37%: 13 punti meno di 4 mesi fa.
Mentre l'opposizione è, parallelamente, salita al 30%. Insieme, è cresciuta anche la componente di quanti non si esprimono: 33%. La distanza, a favore del Sì, dunque, è calata sensibilmente: da 26 a 7 punti", si legge su Repubblica.Insomma, adesso Renzi trema davvero.
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