Renzi presenta Italia Viva: "Mandato a casa Salvini ​volevo chiarezza nel Pd"

Il fondatore di Italia Viva si dice pronto al duello con il leader della Lega: "Vespa vuole me al confronto perché l'audience della mia puntata è stata molto alta"

Renzi presenta Italia Viva: "Mandato a casa Salvini ​volevo chiarezza nel Pd"

Matteo Renzi a tutto campo. In un'intervista rilasciata a Il Messaggero, l'ex segretario del Partito democratico ha toccato diversi temi, tra cui quello della nascita di Italia Viva: "Lasciamo la comodità e scegliamo la libertà. Lasciamo le correnti e scegliamo la chiarezza. Lasciamo le polemiche e scegliamo il coraggio". E poi ha spiegato che dopo aver "mandato a casa Salvini e portato il Pd al governo" occorreva "fare chiarezza in casa nostra". Denunciando ancora che i "sette anni di litigi, discussioni, fuoco amico hanno stancato tutti, per primi gli italiani". Per il Pd ci sarà "sempre rispetto: anziché celebrare una finta unità, prendiamo semplicemente un'altra strada".

Nonostante le sue continue rassicurazioni, continuano ad esserci forti dubbi sulla stabilità del governo giallorosso: "C'è da evitare l'aumento dell'Iva, da combattere l'evasione, da investire sull'ambiente senza ideologie: parliamo di cose serie, nessuno viva di paure. Questa legislatura arriverà al 2023 e questo governo deve sfruttare la tranquillità dei mercati e dell'Europa".

Amici storici come Guerini e Lotti non hanno intrapreso la medesima strada dell'ex presidente del Consiglio: "Loro volevano che io facessi una corrente, io mi sono rifiutato perché penso che la balcanizzazione correntizia abbia ucciso il Pd. Io mi circondo di persone libere che come tali mi abbandonano quando vogliono. È libero chi va, è libero chi resta: la nostra è serietà. E proprio per questo restiamo amici".

Non c'è stupore sull'apertura dell'inchiesta da parte della procura di Firenze sulla sua ex fondazione, Open, proprio nei giorni della nascita del nuovo partito: "Nessuna polemica. Non è la prima inchiesta che viene dal procuratore Luca Turco e dal suo capo Creazzo: sono certo che non sarà l'ultima. Che lavorino tranquilli sui numerosi dossier che hanno aperto: noi rispettiamo i magistrati e aspettiamo le sentenze della Cassazione, come prevede la Costituzione".

Legge elettorale e confronto tv

Renzi ha confermato la propria predilezione per il maggioritario: "Ho perso la guida del governo per garantire all'Italia un sistema più semplice collegato a una legge elettorale in cui si sapesse la sera il nome del vincitore". Da parte di Italia Viva non ci saranno battaglie sulla legge elettorale: "Che si voti col Rosatellum, col doppio turno, col proporzionale Italia Viva ci sarà. E sarà molto radicata, lo vedrete. Abbiamo preso il passo della maratona, non dei 100 metri".

Tra poche settimane ci sarà il tanto atteso confronto a Porta a Porta con il leader della Lega Matteo Salvini: "Se Salvini non si tirerà indietro come sempre in questi anni, sarà ordinaria amministrazione. Vespa vuole me al confronto perché l'audience della mia puntata è stata molto alta, tutto qui. Sogno di vederne anche uno con Conte o con Zingaretti, magari saranno più convincenti di me".

Il fondatore di Italia Viva sul tema della giustizia si è detto fiducioso e disponibile ad ascoltare e confrontarsi con il ministro Alfonso Bonafede: "Sono certo che troveremo un equilibrio nel rispetto del programma di governo". Tra le tante priorità ci sono quelle di "ridurre i tempi della giustizia, introdurre elementi di novità nel funzionamento del Csm e abolire le correnti anche nella magistratura, non solo in politica".

Alle elezioni

Regionali in Umbria non correrà Italia Viva: "Vogliamo strutturarci partendo dal basso, non dagli eletti. Se fossi umbro voterei il candidato civico che sarà individuato nei prossimi giorni".

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