Matteo Renzi fa il gradasso e non teme ricadute sul governo dopo lo scandalo petrolio che ha costretto alle dimissioni l'ex ministro dello Sviluppo Federica Guidi.
"La disponibilità immediata di Guidi ad un passo indietro ha gettato nel panico le varie opposizioni che a quel punto non sapendo che fare hanno iniziato ad urlare ancora più forte chiedendo le dimissioni dell’intero governo, responsabile non si sa bene di cosa", dice il permier nella sua newsletter, "E presentando l’ennesima mozione di sfiducia. Andremo in Parlamento, spero prima possibile. E ancora una volta il Parlamento potrà mandarci a casa, se vorrà. Ma non credo succederà neanche stavolta".
In particolare Renzi ribatte a Beppe Grillo che sul suo blog ha denunciato con i soliti toni forti i favori dei democratici alle lobby del petrolio: "Il Pd ha deciso di querelare in sede civile e penale Beppe Grillo che pure alle condanne penale, a differenza nostra, è abituato", sottolinea il premier, "Accusare la comunità del Pd di essere complice e collusa, con le mani sporche di denaro e petrolio,
significa insultare donne e uomini che non lo meritano. Andremo in tribunale e chiederemo i danni a Beppe Grillo. Tutto il risarcimento danni sarà dedicato ai circoli del Pd, alle Feste dell’Unità, all’attività dei volontari".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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