Renzi sogna la sede del Cnel per fare la sua Casa Bianca

Villa Lubin fa gola a Palazzo Chigi. Le idee se vince il Sì: residenza del premier o dimora per capi di Stato in visita

Renzi sogna la sede del Cnel per fare la sua Casa Bianca

Villa Lubin fa a gola a tanti ed è una delle poste in gioco del referendum. Da quando l'abolizione del Cnel è entrata nell'agenda delle riforme, non si contano le visite ufficiali o semiclandestine dei responsabili di altre amministrazioni. Si aggirano nelle stanze del magnifico edificio neobarocco. C'è chi giura di averne visto qualcuno con il metro in mano. Altri che si contendono le stanze per il post-referendum, quando il Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro non ci sarà più, abrogato dalla riforma Boschi. Sempre che vinca il Sì. Insomma, più che per la perdita delle funzioni del Cnel - il parlamentino dei sindacati, delle associazioni datoriali e del terzo settore, l'organo costituzionale dove si dovrebbero consultare lavoratori e aziende - le alte sfere della pubblica amministrazione romana si preoccupano del destino della Villa. Nel senso che la vogliono tutti.

E non è una sorpresa. È uno splendido esempio di architettura romana dei primi del '900. Sale affrescate, saloni luminosissimi, tutti con affacci nel verde di Villa Borghese. Piazza del Popolo è a portata di mano. Edificata nel 1906 per iniziativa da un mercante statunitense David Lubin come sede del l'Istituto internazionale di agricoltura, con l'intenzione di farne un luogo piacevole per i delegati di tutto il mondo.

Un paradiso della Pa, che pochi giorni fa ha attirato anche l'attenzione di Palazzo Chigi. Il segretario generale della Presidenza del Consiglio Paolo Aquilanti è andato in visita al Cnel. O meglio al suo contenitore. Visita che non è passata inosservata. I dipendenti, sui quali pende la prospettiva di un trasferimento, hanno subito capito che non si trattava di una visita di cortesia.

Subito sono iniziati i controlli incrociati con i colleghi che lavorano per il governo e quello che è emerso è un interessamento della presidenza del consiglio a Villa Lubin per farne una foresteria. Una cosa tipo la famosa Blair House, l'edificio nella Pennsylvania Avenue a Washington dove il governo statunitense ospita i capi di stato stranieri.

Ma c'è anche chi assicura che la tentazione è di farne proprio una Casa Bianca, cioè la sede del presidente del Consiglio. Di Matteo Renzi, insomma, visto che il prerequisito per la realizzazione di questo progetto è la vittoria del Sì e quindi la conferma dell'attuale premier.

Le manifestazioni di interesse (per forza di cose ufficiose) sono state molte in questi mesi. Soprattutto nel potere giudiziario. Si è parlato di Villa Lubin come nuova prestigiosa sede del Consiglio superiore della magistratura. Un forte interesse dei giudici tributari.

Poi è spuntata la Corte dei conti, ma solo per le funzioni di rappresentanza. C'è anche chi ha parlato di una sede nuova per la presidenza della Repubblica, ma in questo caso come soluzione al risparmio per il capo dello Stato rispetto al Quirinale.

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