Retata per mafia e politica: salta l'assessore Pd di Marino

In manette 37 tra imprenditori, affaristi ed esponenti delle istituzioni. Tra i cento indagati anche l'ex sindaco Alemanno: "Totale estraneità"

Retata per mafia e politica: salta l'assessore Pd di Marino

Alla Magliana lo chiamavano Cecato, in Romanzo criminale è il Nero , all'anagrafe si chiama Massimo Carminati. I peccati di Roma - secondo la Procura - sono sintetizzati in questa sua frase: «È la teoria del mondo di mezzo compa'. Ci stanno i vivi sopra e i morti sotto e noi stiamo in mezzo». Sono quelli che legano il potere marcio e il malaffare, quelli che fanno dialogare i vivi e i morti.

La città eterna è nuda. Scoperchiata dal Ros una Cupola tutta romana, che per anni ha visto a braccetto Banda della Magliana, coop rosse, politici di entrambi gli schieramenti ed esponenti del mondo istituzionale e finanziario. L'operazione della Dda, che ha portato a 37 arresti firmati dal gip Flavia Costantini e a 100 iscrizioni nel registro degli indagati per estorsione, corruzione, usura, riciclaggio, turbativa d'asta e trasferimento fraudolento di valori, coinvolge nomi importanti. Ci sono tra gli altri l'ex sindaco Gianni Alemanno, il consigliere regionale del Pd Eugenio Patanè, l'ex ad di Ama Franco Panzironi, l'ex ad di Ente Eur Riccardo Mancini e l'ex vicecapo di gabinetto di Veltroni Luca Odevaine. Trema anche il Campidoglio. Ieri l'assessore alla Casa Daniele Ozzimo (Pd) e il presidente dell'assemblea capitolina Mirko Coratti, indagati, hanno dato le dimissioni. Oggi salterà il responsabile anticorruzione del Comune, Italo Walter Politano, accusato di 416 bis. Paradossalmente, nel rimpasto di Marino, tra i papabili all'addio c'è Rita Cutini, assessore alle politiche sociali che, dalle carte, emerge come «ostile» al gruppo.

«Con questa operazione abbiamo dimostrato che la mafia a Roma c'è - dice il procuratore capo Giuseppe Pignatone - Ha un'originarietà e originalità e l'abbiamo definita Mafia Capitale». Le indagini partite nel 2012 hanno svelato che a tirare le fila era l'ex Nar Carminati, che con una convincente opera di estorsione e intimidazione faceva affari con dirigenti delle municipalizzate, politici, forze dell'ordine e imprenditori. In cambio di protezione la cupola non voleva soldi ma affari, ottenendo facce pulite con cui attuare la corruzione all'interno delle amministrazione pubbliche. «In un'intercettazione - spiega Pignatone - l'ex Nar parlando col braccio destro Salvatore Buzzi, responsabile di alcune cooperative sociali, spiega che esiste una “Terra di mezzo”, un luogo dove si incontrano il sovramondo dei ricchi e il sottomondo della criminalità, sostenendo che anche il sovramondo ha interesse che qualcuno del mondo di sotto faccia qualcosa nel suo interesse». Così in questo terreno fertile, un sodalizio tra manager, coop, criminali e politici, venivano nominate in posti chiave persone gradite all'organizzazione, che aveva a disposizione anche l'ex capo di Ama, Panzironi e l'ex ad di Ente Eur, Mancini. Su Alemanno (che professa «totale estraneità») si indaga per associazione mafiosa. Ma mentre per il procuratore la posizione dell'ex sindaco è da vagliare, per il gip la sua fondazione ha ottenuto finanziamenti, e vi sono dinamiche relazionali tra il suo entourage e il gruppo criminale. Odevaine, per il gip, incassava 5mila euro dal «clan» per girare gli immigrati ai centri gestiti dalla cupola. Coratti è indagato per corruzione aggravata e illecito finanziamento, come il compagno di partito Franco Figurelli. Coinvolti anche il capogruppo Fi alla Regione Lazio, Luca Gramazio e l'ex capo segreteria di Alemanno, Antonio Lucarelli. Oltre ai centri di accoglienza, tra gli appalti principali, quelli per la differenziata 2011, la gara per la raccolta foglie e l'assegnazione di 5 milioni ancora da chiarire. «Imponenti richieste di danaro» sarebbero arrivate al presidente della Coop 29 giugno Buzzi dal consigliere regionale Pd Patanè.

Tangenti milionarie in cambio di appalti a imprese amiche. I beni sequestrati ammontano a 204 milioni di euro più quadri trovati a casa di Carminati e di un altro indagato da valutare. Ma il vaso di Pandora è stato appena aperto, molte teste importanti stanno per cadere.

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