Due anni di reclusione. Tanto chiedeva la procura di Roma per il senatore Denis Verdini, accusato per corruzione nella vicenda legata all'appalto per la Scuola Marescialli di Firenze, su cui ci sono state probabili irregolarità. E tanto ha deciso la magistratura.
I giudici della VII sezione del tribunale di Roma hanno ascoltato il pubblico ministero, secondo cui c'erano prove che "agì insieme all'imprenditore Riccardo Fusi, titolare della Btp, puntando a conseguire, sempre insieme, il risultato che lo stesso Fusi si prefiggeva".
La Btp aveva vinto l'arbitrato che aveva previsto l'assegnazione di un maxirisarcimento, ma Fusi "aveva capito che a Roma esisteva una lobby degli appalti, che c'era un sistema corruttivo, messo in piedi da Angelo Balducci, presidente del Consiglio superiore dei Lavori Pubblici, e dal suo braccio destro Fabio De
Santis".Quello che si imputa a Verdini è di avere segnato il nome di De Santis nel 2008 ad Altero Matteoli, che allora era ministro per le Infrastrutture, per il posto da provveditore alle opere pubbliche della Toscana.
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