Russia, Juncker insiste ancora: "Le sanzioni restano"

Il presidente della Commissione Ue tira dritto sulle sanzioni: "Hanno dei motivi, quindi finché i russi non si comporteranno in linea con le leggi internzionali queste resteranno"

Russia, Juncker insiste ancora: "Le sanzioni restano"

Le sanzioni alla Russia continuano a danneggiare le imprese italiane eppure per Jean Claude Juncker l'Europa non le toglierà. Almeno finché lui sarà alla guida della Commissione europea. Lo ha fatto sapere oggi in una intervista a France 24 dove ha parlato anche della futura nascita di un esercito Ue che si innesti al fianco di quello della Nato ma non sia compreso sotto l'ombrello Usa.

Il rapporto tra l'Ue e Mosca è stata (e sarà) una delle critiche che i partiti sovranisti di tutta Europa hanno rivolto alla classe dirigente di Bruxelles. Le Pen e Salvini, i due politici simbolo dell'ondata "populista" che punta a conquistare l'Ue alle prossime elezioni, si sono detti sempre contrari alle sanzioni alla Russia. A meno di stravolgimenti, però, la Commissione non sembra intenzionata a cambiare rotta.

"Non siamo in modalità di discussione con la Russia e questo deve cambiare - fa autocritica Juncker - ma non possiamo arretrare dalle sanzioni perché queste hanno dei motivi, la Crimea e l'est dell'Ucraina, quindi finché i russi non si comporteranno in linea con le leggi internzionali le sanzioni resteranno". E poi ha aggiunto: "Penso che talvolta dovremmo, abbastanza spesso, avere un incontro del Russia-Nato Council (NRC), perché se ci sono problemi bisogna discuterne".

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