Salvini ai vescovi pro immigrati: "Il Vangelo non dice di accogliere tutti"

Salvini zittisce chi lo attacca per il giuramento sul Vangelo: "La sinistra preferisce il Corano". E spiega: "Nella mia Italia l'immigrazione ha delle regole"

Salvini ai vescovi pro immigrati: "Il Vangelo non dice di accogliere tutti"

Il giuramento di Matteo Salvini non è piaciuto a monsignor Gian Carlo Perego, arcivescovo di Ferrara conosciuto come "il vescovo dei profughi" per il suo impegno in favore degli immigrati durante il suo mandato alla fondazione Migrantes, l'ente della Caritas che si occupa di migranti. "Qui ci ritroviamo di fronte a un leader che in maniera contraddittoria si presenta col Vangelo e col rosario - ha detto a Repubblica - e dall'altro lato predica la non accoglienza e il rifiuto dell'altro: ieri il meridionale, oggi lo straniero". Ma a chi come Perego lo critica il leader leghista fa notare che da nessuna parte il Vangelo dice di accogliere tutti: "Nella mia Italia l'immigrazione ha delle regole, dei numeri e dei limiti".

Sabato scorso Salvini ha chiuso la manifestazione in piazza Duomo, a Milano, mostrando una copia della Costituzione italiana e del Vangelo: "Mi impegno e giuro di essere fedele al mio popolo, ai 60 milioni di italiani e di farlo rispettando gli insegnamenti contenuti nella Costituzione e nel sacro Vangelo. Io lo giuro, lo giurate con me? Andiamo a governare, riprendiamoci il Paese". Il giuramento non è piaciuto a molti. Pesanti critiche gli sono piovute addosso sia dalla sinistra sia dal mondo cattolico. Su Rtl 102.5 il conduttore di Non Stop News, Pierluigi Diaco, ha letto un passo del Vangelo di San Matteo ("Ero straniero e mi avete accolto, ero forestiero e mi avete ospitato") e ha chiesto al leader leghista come lo interpreta. "Nella mia Italia l'immigrazione ha delle regole, dei numeri, dei limiti. Come in America e in Canada - risponde Salvini - secondo lei il Vangelo dice accogliete chiunque? Con 5 milioni di italiani in povertà il 'prossimo mio' è a Milano, Napoli, Torino, Roma...".

Già ieri sera, nel corso di un evento elettorale organizzato a Padova, Salvini aveva duramente replicato alla sinistra che lo critica per la scelta di portare il Vangelo in piazza.

"Noi parliamo di un paese moderno, federale che si richiama alle nostre radici - ha spiegato - noi, girando l'Italia, ho citato il Vangelo ed apriti cielo! Ora ho capito perchè a sinistra si sono tanto arrabbiati- ha,poi, concluso - loro vorrebbero giurare sul Corano".

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