Matteo Salvini è già pronto per il dopo-Renzi. Nelle sue parole si legge la volontà di spodestare il governo: "Domani inizia il processo di sfratto per Renzi e Alfano, con un progetto alternativo, non solo politico, ma anche di vita" così precede l'evento di domani a Bologna. Non è preoccupato dell'ordine pubblico: "Sono felice per domani, perchè la Lega come sempre è il motore. E domani formuleremo delle proposte al Governo, dal quale ci aspettiamo dei sì o dei no". Nella piazza "rossa" ci sarà anche il leader di Forza Italia. Con Berlusconi infatti, sottolinea Salvini "finalmente l'opposizione si compatta, finalmente qualcuno sta preparando il dopo Renzi e non sono i grillini". E promette: "Non faremo riedizioni di vecchie alleanze ma guarderemo avanti".
Intanto il leader della Lega ha vestito i panni del benzinaio. Così nel pomeriggio insieme ad alcuni militani del partito ha distribuito benzina e gasolio senza il peso delle accise. Molti gli automobilisti che si sono presentati in un distributore del gruppo Rete Italia di Cinisello Balsamo, nel milanese. L'iniziativa fa parte della tre giorni "di liberazione" che si concluderà domani in piazza Maggiore a Bologna. "Lo facciamo perchè lo Stato italiano ruba un euro per un litro di benzina" queste le parole di Salvini ai giornalisti. Inoltre, ha aggiunto "Noi non promettiamo di toglierle subito tutte le accise quando saremo al Governo ma almeno qualcuna". I leghisti hanno anche distribuito volantini con la lista delle accise che gravano sul carburante, dalla guerra d'Etiopia fino al terremoto in Emilia del 2012. Di fatto, secondo i calcoli della Lega Nord sul prezzo al distributore della benzina, che è di 1,434 euro, togliendo le accise e l'Iva rimarrebbe un prezzo reale di 0,447 euro per litro, da qui l'iniziativa per protestare contro questo ricarico di tasse sul carburante e Salvini ha poi aggiunto che in Italia, rispetto alla media europea, si pagano 22 centesimi di tasse in più.
Per tutta la durata dell'iniziativa sono stati presenti gruppi aderenti dei centri sociali e
comitati per la casa che hanno dato vita a una protesta con annesso scontro verbale con il leader leghista. Grazie anche alle forze dell'ordine che si sono frapposte tra i due schiaramenti non si sono registrati contatti.
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