"Chi nega uccide due volte. Noi non dimentichiamo". Ci sono anche Matteo Salvini e Antonio Tajani alla cerimonia al sacrario di Basovizza di Trieste nella Giornata del Ricordo in memoria dei martiri delle foibe e delle vittime dell'esodo istriani, fiumani e dalmati.
"I bimbi morti nelle foibe e i bimbi di Auschwitz sono uguali", ha detto il ministro dell'Interno, "Non esistono martiri di serie A e vittime di serie B. Non esiste un però per Auschwitz e un però a Basovizza. Sono criminali gli uni e sono criminali gli altri". E attacca l'Anpi: "Non voglio fare polemiche. Se qualcuno nel 2019 fa finta che da queste baracche non siano passati 100 mila italiani vuol dire che ha dei problemi", ha detto poi Salvini visitando il campo profughi di Padriciano (Trieste) che ospitò centinaia di esuli istriani, "Non perdo tempo a fare polemiche. Questa è terra sacra, questa è terra di sudore e di dolore, di onore e di memoria senza però. Da ministro ho il dovere di costruire un futuro e quindi di guardare avanti, e di fare in modo che questa sia una terra di comunità e di fratellanza, di amore, di accoglienza".
"I negazionisti sono stati sconfitti dalla Storia, chi nega è complice di quello che è accaduto", ha detto poi il il presidente del Parlamento europeo, "Ci sono migliaia di vittime innocenti, uccise perché italiane. Rendere onore ai caduti è parte della nostra civiltà. Sono vittime di guerra e di un odio anti-italiano uccisi dai soldati con la stella rossa sul cappello solo perché non avevano ammainato la bandiera italiana. Purtroppo queste vittime per molti anni sono state dimenticate.
La Patria per i quali sono morti non ha fatto il suo dovere. Ora dal 2004 le cose sono cambiate. E questo deve essere un messaggio per il futuro, affinché non accada mai più quello che ha ferito il Friuli Venezia Giulia, i dalmati, gli istriani. Che questo sia un monito".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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