Salvini: "Ispettori Onu in Italia? Li porto alla stazione Termini"

Salvini, ospite di Quarta Repubblica, parla del caso Diciotti e degli ispettori che l'Onu vorrebbe inviare in Italia per monitorare il razzismo

Salvini: "Ispettori Onu in Italia? Li porto alla stazione Termini"

"È surreale: gli italiani sono il popolo più accogliente, più ospitale, più generoso, che fanno più volontariato e meno razzista al mondo. Io vorrei evitare che lo diventassero, rimettendo delle regole e dei limiti. Comunque, se l'Onu avrà tempo e denaro da spendere per mandare degli ispettori in Italia a cercare fascisti, razzisti, leghisti o nazisti, li vado a prendere io a Fiumicino - mi metto la camicia bianca e non nera, così non si spaventano - e poi li porto alla stazione Termini alle ore dieci di sera e gli faccio vedere con i loro occhi chi corre dei problemi e chi non corre dei problemi. E purtroppo, a correre spesso dei problemi, sono gli italiani che prendono l'autobus, prendono la metropolitana, prendono il treno". Lo ha detto il ministro dell'Interno, Matteo Salvini a "Quarta Repubblica", in onda questa sera su rete 4 e condotto da Nicola Porro.

Tornando poi sulla vicenda della nave Diciotti, Salvini ha spiegato: "Quel pubblico ministero che mi ha indagato per sequestro di persona mi ha complicato la vita, perché ho dovuto spiegare ai miei due figli che il papà non è un sequestratore di persona, è un papà normale come gli altri. Però mi ha dato tale e tanta forza, perchè quando penso di essere nel giusto nessuno mi può fermare o spaventare.

Un atto dovuto? Che Salvini volesse fermare l'immigrazione clandestina era un mistero... L'ho sempre detto sottovoce? Quello che ho fatto, rifarei. Se arriva un altro barcone aiutato da scafisti o gestito da scafisti che vuole portare dei clandestini in Italia, io lo fermo".

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