Matteo Salvini torna alla carica. E ribadisce di essere pronto a riportare i giovani italiani sotto le armi. Ma se fino a ieri l'idea balenata nella testa (e nel programma) del leader del Carroccio aveva solo una funzione educativa, ora - a meno di un mese dalle elezioni - il leghista si gioca la carta della difesa del territorio e la lotta al terrorismo internazionale: "Di fronte ai rigurgiti razzisti e alla minaccia del terrorismo - ha detto - un esercito di leva è meglio per la democrazia".
Era il lontano luglio del 2015 quando Salvini entrò in scivolata sul dibattito pubblico ipotizzando un ritorno allea leva obbligatoria. Una proposta che a quel tempo definimmo sensata, perché potrebbe riconsegnare a molti (oggi esclusi) il privilegio di formarsi come uomini e donne con un (breve) periodo di naja. "Lo abbiamo messo in una proposta di legge che reintroduca il servizio di leva su base regionale per sei mesi - ha spiegato oggi Salvini ad un incontro con le Associazioni nazionali Alpini, Bersaglieri e del Fante - Farebbe il bene di tante ragazze e ragazzi".
Per carità. Sul tema si possono avere le opinioni più discordanti. C'è chi ricorda il periodo delle armi come il peggiore della sua vita, altri che ne rimembrano gli aneddoti con gli amici come si fa con i momenti più goliardici e formativi dell'esistenza. Ma non è sul singolo che bisogna ragionare, piuttosto sui possibili effetti positivi che qualche mese di esercito (Salvini ne vorrebbe imporre 6) potrebbero avere sulle giovani generazioni. E se forse non servirà per contrastare il terrorismo islamico, almeno potrebbe recidere quell'andazzo "bamboccione" (Brunetta dixit) che molti ragazzi si ritrovano a intraprendere. Sia chiaro: la nuova naja, se mai ci sarà, dovrebbe essere bilanciata con le necessità di studio e lavoro dei singoli. Non è necessario un anno intero, basta qualche settimana per imparare come funzionano il mondo, il posto di lavoro, la vita in comunità, il rispetto, l'onore e la disciplina.
Parole e sentimenti dimenticati, ma fulcro della società. Forse i nuovi giovani soldati non sarebbero in grado di sventare un attentato jihadista, ma vederli in mimetica potrebbe davvero essere "un bene per la democrazia".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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