Domenico Di Sanzo
Una sardina al giorno. Come una pillola da mandare giù per i telespettatori della Rai e di La7. L'ultima ospitata in Tv, per il capo sardina Mattia Santori, è stata ieri su Rai 3, a Mezz'ora in più condotto da Lucia Annunziata. E fanno 16 presenze. In 28 giorni. Una maratona che immaginiamo sia estenuante per un ragazzo di 32 anni che un mese fa era uno sconosciuto. «Sono quello più esposto, il martire dei media perché me la cavo abbastanza bene in tv», ha detto la star Santori il 5 dicembre a Otto e Mezzo, La7, gradito ospite del salotto di Lilli Gruber. Per autori e conduttori dal 18 novembre è partita la caccia alla sardina. Una corsa ad accaparrarsi la nuova icona pop della politica italiana. Tutto riccioloni, sorrisoni e maglioncini senza camicia. Sabato a Piazza San Giovanni, a Roma, le sardine hanno lanciato i loro sei punti programmatici. Tra questi la pretesa che chiunque ricopra la carica di ministro «comunichi solo sui canali istituzionali». Niente talk show, parrebbe di capire. E siccome Santori ministro non lo è ancora è lecito che si sbizzarrisca.
Bando alla sobrietà comunicativa richiesta alla politica. La vita della sardina in capo è tutta una nuotata da uno studio televisivo all'altro. Partiamo da 28 giorni fa. Debutto ad Agorà su Rai 3. Un battesimo di fuoco, perché nello stesso 18 novembre Santori è stato ospite di Rai News 24. Come ricostruito anche dal sito Blogo, il giorno dopo la sardina ha fatto una vera e propria scorpacciata di televisione. Un tris su La7: mattina presto ad Omnibus, metà mattinata a L'aria che tira, esordio in prima serata a Dimartedì condotto da Giovanni Floris. Il 20 novembre è stato meno frenetico, solo un'intervista a Sky Tg 24. Nuova giornata, nuovo talk show. Il 21 spazio a Santori, stavolta accompagnato da altre due sardine, a Piazzapulita di Corrado Formigli. Due giorni di riposo e domenica 24 il primo invito di Lucia Annunziata a Mezz'ora in più. A fine novembre una settimana di pausa. Perché alla domenica successiva il volto delle sardine si è guadagnato un'ospitata di lusso: Che tempo che fa di Fabio Fazio su Rai3. Il resto è storia più recente: bis a Dimartedì, faccia a faccia con Daria Bignardi a L'assedio sul Nove il 4 dicembre, Otto e Mezzo il giorno dopo, match con il comunista Marco Rizzo a Tg2 Post il 10, ritorno a L'aria che tira il 12 e passerella a Propaganda Live, sempre su La7, venerdì 13. Dal conto sono escluse le registrazioni mandate in onda dai Tg, le interviste radiofoniche e le dirette video online. Il totale fa un giorno sì e l'altro no in Tv.
Un po' come i grillini di qualche tempo fa le sardine, o meglio il loro portavoce, si concedono il lusso di selezionare le modalità delle partecipazioni televisive. Niente «dibattiti tra politici». E soprattutto nessuna intenzione di prendere parte ai programmi di approfondimento targati Mediaset. Su Rete 4 «non ci vedrete mai» hanno fatto sapere tramite un post su Facebook.
A proposito del presenzialismo della sardina Santori è
arrivato il consiglio (non richiesto) del giornalista del Fatto Quotidiano Andrea Scanzi. Che ha detto: «Apparite meno in Tv». E lo ha fatto dallo studio di Otto e Mezzo su La7, di fronte a Lilli Gruber, il 9 dicembre scorso.
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