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Saviano usa pure San Gennaro per difendere l'immigrazione

Saviano pontifica da New York e usa San Gennaro (e gli stereotipi sugli italoamericani) per difendere i migranti: "È il protettore degli sbarchi come lo era degli emigrati italiani negli Usa"

Saviano usa pure San Gennaro per difendere l'immigrazione

Pur di difendere i migranti e la politica dei porti aperti, Roberto Saviano scomoda pure San Gennaro. E lo fa pontificando da New York, seduto a terra con vista ponte di Brooklyn insieme a un giornalista di Fanpage nel giorno in cui si festeggia il santo più caro per i napoletani.

"Il sangue di San Gennaro si è sciolto e meno male altrimenti questo video non avrei mai potuto postarlo!", dice lo scrittore nel suo post su Facebook, "San Gennaro, protettore dei napoletani e degli emigranti - di tutti gli emigranti, anche veneti, laziali, calabresi, lombardi - oggi lo immagino protettore dei migranti, di chi lascia la propria terra per cercare altrove una vita dignitosa".

Poi nel video Saviano fa la sua "predica buonista" intervallata dagli italoamericani intervistati dal giornalista di Fanpage: "L'immigrazione è un'emorragia", dice, "Un emorragia di sangue. I migranti che vanno via sono il sangue di una nazione che si perde. Per questo San Gennaro, il santo del sangue per antonomasia, diventa il protettore degli emigranti". Poi spiega come nel tempo il santo sia diventato "simpatico" a tutti gli immigrati negli Stati Uniti. "Infatti secondo me San Gennaro è perfetto come santo protettore degli sbarchi".

Non mancano quindi tutti gli "stereotipi" che accomunano gli italiani emigrati negli Usa ai migranti che arrivano oggi sulle coste italiane. A partire dal fatto che anche oggi "non sono considerati bianchi": "L'italiano è 'no black', ma non è 'white'", assicura lo scrittore, "Il viaggio era un inferno da Napoli a New York, su queste navi che erano vere e proprie baracche viaggianti. Dovevano starci 80 persone, 100 persone... ce ne mettevano mille. Come i barconi di oggi. Prendevi tifo, scabbia, tubercolosi, a morire spesso erano i bambini, schiacciati. Chi non veniva accolto spesso si ammazzava, si lanciava in mare dalla nave che lo riportava in patria perché non sopportava l'umiliazione del rientro al paese e soprattutto perché non aveva più niente".

Il video continua con gli italoamericani festosi tra un saluto ai parenti in Italia, una salsiccia e richieste a San Gennaro.

Tra cui quella di Saviano: "Dammi la libertà".

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