In un momento difficile per il governo, chiamato in causa dalla sinistra per l'ennesima strage di disperati nel Mar Mediterraneo, è ancora una volta il presidente della Camera Roberto Fico a fare l'opposizione più netta alla linea dettata da Matteo Salvini per arginare l'immigrazione clandestina. Gli è bastato un tweet in cui prendeva le distanze dalla linea dura dei porti chiusi per agitare nuovamente la folta schiera di grillini "di sinistra" che non tollerano l'alleanza con il leader leghista. "Salvare vite umane - ha scritto il grillino su Twitter - è quello che fa una società sana".
L'ennesima strage di immigrati al largo della Libia, con ben 117 morti, scuote le istituzioni. Nonostante il presidete della Repubblica Sergio Mattarella abbia espresso "profondo dolore" e il premier Giuseppe Conte si sia detto "scioccato" per la tragedia di ieri, Salvini ha ribadito che la politica del governo italiano non cambierà. "Il naufragio è la dimostrazione che se riapri i porti ritornano i morti. Cuori aperti per chi scappa dalla guerra ma porti chiusi per Ong e trafficanti", ha scandito il vicepremier leghista puntando il dito verso l'Unione europea e accusandola di lasciare l'Italia sola nella gestione di un'emergenza che dovrebbe essere affrontata tutti insieme (guarda il video). Sebbene all'interno del governo non siano sorti dei distinguo, a fare opposizione interna ci ha pensato (ancora una volta) Fico che mal tollera la deriva di destra che ha preso il Movimento 5 Stelle da quando si è alleato con la Lega. "Dolore, rabbia e tristezza - ha scritto in serata su Twitter - salvare vite umane è quello che fa una società sana. Se non ci riusciamo è un terribile fallimento per tutti noi".
Dolore, rabbia e tristezza.
— Roberto Fico (@Roberto_Fico) 19 gennaio 2019
Salvare vite umane è quello che fa una società sana. Se non ci riusciamo è un terribile fallimento per tutti noi.
Sebbene Fico eviti accuratamente di fare nomi, è a Salvini che stava pensando mentre postava il tweet. Non è la prima volta che il presidente della Camera tuona contro l'alleato di governo. È già successo, per esempio, quando si è schierato al fianco delle Ong messe al bando da Salvini. "Lo Stato deve stare vicino a chi aiuta gli ultimi, perché la loro sofferenza è la mia sofferenza, la loro ricerca di una dignità è la mia ricerca, non solo in tema di migranti ma in generale di diritti", ha detto lo scorso giugno al termine dell'incontro con i responsabili di Medici senza frontiere e Amnesty International. Nel suo modo di vedere le inchieste, che hanno portato alla luce i rapporti criminosi tra Ong e scafisti, non contano nulla. Per questo, l'estate scorso, si è schierato apertamente contro la decisione di Salvini di chiudere i porti per fermare una volta per tutte gli sbarchi. In autunno, poi, lo scontro si è spostato sul fronte del decreto Sicurezza. Anche in quella occasione Fico non ha fatto mancare il proprio parere negativo.
Quando il decreto Sicurezza è arrivato al vaglio del parlamento, Fico ha potuto anche toccare con mano il piccolo esercito di grillini che non amano l'alleanza con Salvini. la fronda più copiosa è sicuramente alla Camera, ma anche al Senato può contare su diversi malpancisti.
Con il ritorno di Alessandro Di Battista dal Centro America, poi, può contare su un'altra voce critica che trova ampi consensi nella frangia più movimentista dei Cinque Stelle. E, mentre Luigi Di Maio collezione nuovi record negativi nei sondaggi, loro studiano la strategia per rompere, una volta per tutte, con la Lega e dirottare il movimento a sinistra.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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