Renzi sta facendo scadere il permesso: Latorre rischia di tornare in India

Sabato scade il permesso concesso a Latorre per motivi di salute. Renzi perde tempo senza essere risolutivo. Ora i marò rischiano grosso

Renzi sta facendo scadere il permesso: Latorre rischia di tornare in India

Sabato prossimo scadrà il permesso a curarsi in Italia concesso da Nuova Delhi per motivi di salute a Massimiliano Latorre. Più passano i giorni, più cresce il rischio che il marò tarantino debbe tornare in India dove è ancora illegalmente trattenuto Salvatore Girone. Matteo Renzi e il ministro della Difesa Roberta Pinotti non stanno, infatti, muovendo un dito per evitare che questo accada. Né tantomeno si stanno adoperando per riportare a casa Girone.

Nei giorni scorsi, citando "tre alti responsabili indiani", il Telegraph aveva evocato una trattativa tra il governo italiano e quello indiano al di fuori della Corte dell'Aja, in attesa che l'arbitrato - avviato a giugno su richiesta italiana - stabilisca la giurisdizione del caso. In caso di accordo, secondo il giornale, l'India non si opporrebbe al rientro di Salvatore Girone in Italia fino al pronunciamento dell'Aja. Prima però, l'Italia dovrebbe ritirare le sue obiezioni all'adesione dell'India a quattro importanti organismi internazionali per il controllo delle esportazioni di tecnologia nucleare e missilistica, tra cui il Missile Technology Control Regime (Mtcr). Come seconda condizione, smettere di ostacolare l'accordo commerciale tra l'Unione europea e l'India. Infine, impegnarsi a rimandare Girone e Latorre (in Italia da oltre un anno per motivi di salute), qualora l'arbitrato affidasse il processo all'India. Le smentite delle due parti sono arrivate in via ufficiale. "L'Italia continuerà a fare valere le proprie ragioni nella sede arbitrale", aveva smentito la Farnesina rilanciando che il prossimo obiettivo è far rientrare Girone fino a quando non sarà accertato quale dei due Paesi dovrà processare i due fucilieri di Marina accusati di aver ucciso due pescatori indiani il 15 febbraio 2012.

La questione sarà discussa dal Tribunale arbitrale costituito presso la Corte Permanente d'Arbitrato de L'Aja. Aldilà delle dichiarazioni di facciata, Renzi è ancora impantanato. Non né riesce a venir fuori. E i nostri marò restano "appesi" al cappio indiano. Non solo. Quando sabato prossimo scadrà il permesso a curarsi in Italia concesso dall'India per motivi di salute, Latorre rischia di dover tornare a Nuova Delhi. Se così fosse, sarebbe un ulteriore schiaffo a un Paese incapace a difendere i propri militari e, soprattutto, l'ennesimo sopruso ai marò che in India altro non hanno fatto che il loro lavoro.

Poiché "è inaccettabile e improponibile anche solo ipotizzare che Latorre possa tornare in India", Elio Vito, capogruppo di Forza Italia in Commissione Difesa a Montecitorio, ha chiesto che nel corso della riunione dell'ufficio di presidenza della commissione Difesa, prevista per mercoledì prossimo, intervenga un rappresentante del governo (auspicabilmente la Pinotti) per spiegare come Renzi intenda muoversi. "Con l'occasione - conclude Vito - il governo potrà pure informare la Commissione sulle iniziative in corso per il rientro in Italia di Girone".

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