Enza Cusmai
Silvio Garattini, noto farmacologo, conosce bene il micidiale farmaco che tiene testa a tutti gli oppioidi in circolazione. Ma è molto meno caro e si può comprare in farmacia già da diversi anni.
Professore, il Fentalyn è una vecchia conoscenza in campo farmacologico?
«È un derivato dalla piperidina, è stato sintetizzato per la prima volta negli anni '60 da un farmacologo belga. Serviva per anestetizzare i pazienti prima delle operazioni, poi è stato prescritto per i casi più gravi di dolore cronico».
Come si usa?
«Per via orale, intramuscolare o anche attraverso il cerotto a rilascio lento: serve a calmare dolori importanti come nel caso di tumore o di malattie terminali. E siccome è molto potente viene dosato in milionesimi di grammi».
Se si sbagliano le dosi che rischi si corrono?
«Gli effetti collaterali sono severi: difficoltà respiratoria, sonnolenza, nausea, vomito, capogiri, allucinazioni, ansia, crisi convulsive».
Quali sono invece gli effetti positivi di questo farmaco?
«Produce un senso di benessere e anche di euforia. Questi effetti si amplificano se la dose si accompagna con altri anestetici o anche con l'alcol».
E si può facilmente andare in overdose?
«È molto rischioso esagerare. Questi farmaci sono molto potenti soprattutto perché fortemente solubili nei grassi e penetrano facilmente nell'encefalo».
Ma questo farmaco può sostituire la morfina come droga da spaccio?
«Il Fentanyl può essere sia sniffato sia iniettato. Però è molto più pericoloso della morfina perché se si sbaglia a calibrare la quantità si rischia di andare in overdose».
Non è più facile acquistarlo in farmacia?
«In teoria costa solo qualche decina di euro ma è un farmaco con prescrizione non ripetibile e dinnanzi ad una sua richiesta il farmacista tiene sempre gli occhi ben aperti per evitare che la ricetta sia un falso».
Il Fentanyl crea dipendenza?
«Certamente se preso a lungo si diventa dipendenti e per ottenere gli stessi effetti di sballo bisogna aumentare le dosi sempre di più».
E per disintossicarsi vale
lo stesso criterio dell'eroina?«Sì, il farmaco provoca crisi di astinenza e come accade per gli altri oppioidi, può provocare la morte. Ma ci si può anche disintossicare seguendo cure adeguate e un supporto psicologico».
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