Ufficialmente non ci sono frizioni nel governo. Le tensioni sul reddito di cittadinanza sono solo "polemiche inutili e pretestuose" e la maggioranza va avanti compatta. Ma dopo le perplessità espresse ieri dal sottosegretario Giorgetti sul sussidio dei 5 Stelle, oggi è Giulia Bongiorno a frenare sulla riforma della prescrizione voluta da Alfonso Bonafede.
"Bloccare la prescrizione dopo il primo grado di giudizio significa mettere una bomba atomica nel processo penale e io questa cosa non posso accettarla e non posso non segnalarla", ha detto il ministro della pubblica amministrazione a L'intervista di Maria Latella su SkyTg24, "Credo che si possa trovare l'accordo. Ciò che è dentro al contratto va attuato. Ma questo è un emendamento, è una novità dell'ultima ora e sono molto preoccupata, perché bloccherebbe il sistema. Non ci sarebbero più Appello e Cassazione. Mi sono battuta anche al tempo del governo Berlusconi, non ho un'ideologia, così come non mi andava bene quella breve, così non mi va bene di cancellare la prescrizione, che ha una sua etica, perché lo Stato dice a un imputato, io ti processo, ma entro 7 anni, perché non possiamo tenere un imputato ostaggio per sempre, anche se colpevole".
Poi però smorza i toni anche sul reddito di cittadinanza: "Nel contratto ci sono delle misure che stanno particolarmente care alla Lega e altre che sono particolarmente care ai 5 Stelle", ha detto, "Noi non siamo un unico partito però stiamo rispettando il contratto. Io mi sento un pò di destra in una cosa: se c'è un contratto si deve rispettare e poi non si può criticare. Il reddito di cittadinanza è una misura che andrà avanti. Giorgetti non ha detto che non si farà il reddito di cittadinanza ma che ci possono essere delle difficoltà attuative. Io non mi metto a criticare il reddito di cittadinanza perché fa parte del nostro accordo. È chiaro che se ci sono delle difficoltà attuative, cerchiamo di individuare le soluzioni migliori".
Dal M5S, però, assicurano che non ci sarà nessun passo indietro in quella che è una battaglia storica per il Movimento.
E anche Alfonso Bonafede tira dritto: "Rispetto e stimo il ministro Bongiorno, con cui ho collaborato e collaboro su diversi fronti, dalla necessità di riavviare il motore della giustizia con nuove forze, alla lotta contro la violenza sulle donne, ma sulla prescrizione si sbaglia", dice, "La bomba atomica che rischia di esplodere è la rabbia dei cittadini di fronte all'impunità"..- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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