Per gli ospedali si tratta di un vero e proprio "venerdì nero": medici, dirigenti sanitari e veterinari hanno infatti deciso di incrociare le braccia contro i tagli con il rinvio di circa 40mila interventi chirurgici e di centinaia di migliaia di visite specialistiche e prestazioni diagnostiche e il blocco di tutta l'attività veterinaria connessa al controllo degli alimenti. Assicurate solo le attività di urgenza e di pronto soccorso.
"Nonostante le timide aperture dei parlamentari incontrati nelle scorse settimane restano irrisolte nei provvedimenti legislativi in itinere le istanze avanzate dalla categoria", denuncia l'associazione dei medici e dei dirigenti del Servizio Sanitario Nazionale (Anaoo), "Sembra quasi che i problemi che denunciamo riguardino solo noi. Tutto è prioritario, tutto è degno di attenta valutazione e sollecito impegno mentre il momento degli ospedali, dei medici e dirigenti sanitari, della sanità pubblica arriva solo quando si vuole tagliare, chiudere, risparmiare, a volte accusare. Insomma entriamo nell'agenda sociale e politica del Paese sempre con un segno meno, mai con un più di proposte innovative e soluzioni condivise".
Il sindacato parla di una partecipazione altissima, "con percentuali tra l'80 e il 90 per cento", come ha spiegato il segretario della Anaoo annunciando che i sindacati "sono stati appena convocati dal ministro alla Salute".
Già ieri Giulia Grillo si era schierata accanto ai camici bianchi: "Sono anni che i medici, ogni autunno, lanciano l'allarme in vista dell'approvazione della Legge di bilancio, è ora di ascoltarli", ha detto a Quotidiano Sanità, "Il governo precedente ha promesso un aumento a
tutto il pubblico impiego, e quindi compresa la parte sanitaria, senza però fare i conti con le risorse reali. Bene hanno fatto i colleghi del Mef a dare disponibilità alle Regioni per affrontare i problemi in questo ambito"- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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