Continuano le indimidazioni a Matteo Salvini. Centri sociali, no global e antagonisti hanno provato a imbavagliare il leader leghista dal palco ed è finita in uno scontro (l'ennesimo in questa infuocata campagna elettorale) che tinge di sangue la corsa alle amministrative del 31 maggio. A Massa, dopo aver attaccato le forze dell'ordine con un fitto lancio di uova e arance, i manifestanti hanno cercato di interrompere il comizio di Salvini sfondando il picchetto degli agenti che li hanno respinti a manganellate. Nella colluttazione sono rimasti feriti due antagonisti. Stessa scena al mercato Viareggio dove le contestazioni sono terminate dopo una roccambolesca fuga dello stesso Salvini.
Scontri al comizio di Massa
I manifestanti si sono presentati, puntuali, al comizio di Salvini. Ovunque vada il leader della Lega Nord, là ci trova un manipolo di violenti che fanno di tutto per non farlo parlare. Nonostante dica di aver schierato 8mila agenti per garantire l'ordine pubblico in campagna elettorale, il ministro dell'Interno Angelino Alfano non è in grado di garantire un clima sereno. Non manca, infatti, giorno in cui non si registrino tafferugli, scontri o tensioni. Oggi ci sono scappati pure due feriti. A Massa i manifestanti si sono presentati imbracciando materassini e gommoni da mare con la scritta "Sui gommoni ci vogliamo i padroni". Non appena Salvini ha iniziato a parlare, hanno provato a sfondare il cordone della forze dell'ordine. La situazione si è fatta subito infuocata. E sono volate le mani. Alla fine il comizio di Salvini è durato meno di mezz’ora. Durante gli scontri, dall’altra parte della piazza, Salvini ha smesso di parlare. Poi è salito in macchina, probabilmente prima del previsto, per evitare ulteriori incidenti.
Contestazioni a Viareggio
Dopo aver lasciato Massa, Salvini ha raggiunto Viareggio per fare campagna elettorale al mercato dove era allestito un gazebo del Carroccio. Anche qui non sono mancate le contestazioni. "Non mi fanno paura tre deficienti - ha detto Salvini ai suoi sostenitori che lo invitavano a parlare - ma ho visto un bambino spaventato che piangeva per colpa di questi dementi. Non posso parlare in mezzo ai bambini e mettere a rischio l’incolumità della gente, ci vediamo dopo". Quando è salito in auto per andarsene, poi, è stato accerchiato da contestatori. L'auto è stata inseguita a piedi e con altri mezzi dai violenti che cercavano ripetutamente di colpirla. L'autista si è visto costretto a fermare l’auto con a bordo il leader leghista e ha affrontato gli inseguitori a viso aperto. Poi è risalito e ha ripreso la marcia.
Le foto dell'assalto dei centri sociali
Matteo Salvini ha pubblicato sul suo profilo Facebook la fotografia del tetto dell’auto su cui viaggiava e che alcuni contestatori hanno accerchiato e colpito oggi pomeriggio mentre lasciava il mercato centrale di Viareggio. Salvini ha scritto un commento a corredo dell’immagine: "Il tetto della nostra macchina danneggiato da un "bravo ragazzo" dei centri sociali".
Il leader della Lega Nord voleva incontrare sostenitori e cittadini al mercato di Viareggio, ma la presenza di alcuni contestatori lo ha fatto rinunciare a proseguire la camminata tra i banchi. Il clamore ha spaventato un bambino, che si è messo a piangere, e Salvini - già provato dai disordini di Massa - ha preferito andarsene. La vettura però è stata accerchiata e colpita.
Il tetto della nostra macchina danneggiato da un "bravo ragazzo" dei centri sociali.
Posted by Matteo Salvini on Sabato 16 maggio 2015
Questo sasso, lanciato dagli "anti-leghisti" sul palco di Viareggio poco fa, ha colpito di striscio una ragazza. Poteva fare molto male. È democrazia questa?
Posted by Matteo Salvini on Sabato 16 maggio 2015
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