"Se l'avesse fatto Berlusconi": l'urlo della sinistra anti-Renzi

Gli stessi politici e intellettuali ossessionati dal Cavaliere ora accusano il loro mondo di tollerare le scorrettezze e gli abusi di potere del leader Pd

"Se l'avesse fatto Berlusconi": l'urlo della sinistra anti-Renzi

Se a sostituire chi non si allinea al pensiero della maggioranza del partito fosse stato il Cavaliere, cosa sarebbe successo? E se l'operazione che ha portato Renzi a Palazzo Chigi l'avesse fatta Berlusconi? Ci sarebbe stata una sommossa popolare. Ecco cosa. I girotondi avrebbero invaso l'Italia, il popolo viola o arancione avrebbe manifestato contro la deriva dittatoriale, orde di intellettuali di sinistra avrebbero scritto appelli e firmato petizioni in difesa della democrazia. E contro Renzi? Nulla, tutto apposto. Quel che era inaccettabile prima, è digeribile oggi. In mancanza del Cavaliere, negli ultimi tempi, gli ossessionati da Berlusconi sono saliti su un altro cavallo di battaglia, questa volta in chiave anti-Renzi: «Se lo avesse detto o fatto Berlusconi saremmo scesi tutti in piazza a protestare». Ecco il mantra.Lo spunto è quello regalato domenica dal deputato M5S Alessandro Di Battista nell'intervista su Skytg24. Annunciando la mozione di sfiducia contro la ministra Maria Elena Boschi, chiede: «Cosa avrebbero detto gli intellettuali di sinistra contro Berlusconi se lui avesse salvato una banca con un decreto ad hoc nella quale avevano interessi i suoi parenti?». Stessi toni quelli del collega Roberto Fico, presidente della commissione di Vigilanza Rai, intervenendo il 20 ottobre sulla riforma della tv di Stato, rivolgendosi al Pd: «Se questa legge l'avesse fatta Berlusconi, voi sareste tutti in piedi ad urlare che è stata una vigliaccata incredibile. Ci sarebbero stati i sindacati e il Parlamento circondato. Immaginate se Forza Italia avesse previsto un amministratore delegato con pieni poteri nominato dal governo. Apriti cielo, avreste fatto la guerra». L'ex renziano della prima ora Pippo Civati sembra pensarla come Renato Brunetta dopo la fiducia messa da Renzi all'Italicum il 30 aprile 2015: «Se una cosa così l'avesse fatta Berlusconi, io sarei in girotondo permanente». Tra i grandi intellettuali e giornalisti maître à penser della sinistra cachemire e caviale spunta anche Roberto Saviano con la sua reprimenda: «La Leopolda è una riunione di vecchi arnesi affamati, resi più accettabili dalla giovane età e dall'essere venuti dopo Berlusconi, e il Pd un'accolita che difende i malversatori a scapito dei piccoli risparmiatori».Le voci dei contrari sono rare e deboli ma ci sono e si levano contro le mosse del premier e parte di quella sinistra, renziana, che un tempo si sarebbe scagliata contro Berlusconi, e oggi invece plaude alla deriva personalistica di Renzi. Persino il fustigatore Marco Travaglio titola il 18 settembre 2015 sul Fatto quotidiano: «Minacce, ricatti, compravendite. Ma se lo facesse Berlusconi?». Manco a farlo apposta Carlo De Benedetti, editore del Gruppo Espresso, lo stesso giorno rilascia un'intervista al Foglio dove dichiara: «Da quando Berlusconi non è più presente come lo era un tempo la sinistra è rimasta letteralmente senza ideali». L'ex premier Enrico Letta poi, per togliersi qualche macigno dalle scarpe, il 3 maggio afferma: «Non tollero la doppia morale. Se lo avesse fatto Berlusconi saremmo scesi tutti in piazza», riferendosi all'Italicum. Parlando del caso De Luca, il 19 maggio ribadisce il concetto: «Se Berlusconi avesse candidato a governatore della Campania una persona nelle condizioni di De Luca, il Pd sarebbe sceso in piazza». Il membro del cda Rai Carlo Freccero è della stessa idea: «Le cose che ha detto sui talk show può dirle dentro Palazzo Chigi, fuori no. Se l'avesse mai dette Berlusconi sarebbe successo di tutto», si sfoga su Repubblica il 23 settembre. Il 17 febbraio Maurizio Landini della Fiom sottoscrive che «Renzi è peggio di Berlusconi. Almeno Berlusconi di fronte a manifestazioni e scioperi si confrontò e discusse coi sindacati...». E il senatore Corradino Mineo, minoranza Pd, il 29 settembre 2014 dice che «già Berlusconi aveva cercato di modificare l'articolo 18, ma con più garbo di Renzi».

Persino un maestrino come Andrea Scanzi si domanda su Facebook «se Berlusconi avesse fatto certe castronerie come avrebbe reagito gran parte di quella informazione che invece adesso giustifica Renzi?».Forse le piazze sarebbero piene. Invece sono vuote. Perché non le ha fatte Berlusconi.

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