
No, Sea Watch 3 non ha ingaggiato un duello con Matteo Salvini, ma con tutta l'Italia. Troppo spesso in questi giorni si parla della "battaglia" sul blocco della nave della ong come di un confronto rusticano fra il leader della Lega e l'organizzazione tedesca che si occupa di migranti. Ma la questione va posta su un altro piano: non è Salvini ad essere l'obiettivo dell'organizzazione, ma un ministro del governo italiano e le leggi approvato da un governo scelto da un parlamento eletto dalla maggioranza del popolo italiano. E che ha trovato conferma nelle ultime elezioni europee (pur rovesciandone le forze).
La questione dovrebbe sembrare scontata. Ma a quanto pare non lo è affatto visto che gli intellettuali della sinistra liberal e i fautori dell'immigrazione sempre e comunque hanno immediatamente cavalcato la sfida di Sea Watch come di un attacco rivolto al ministro dell'Interno. Dimenticandosi però che sì, Salvini è leader della Lega, ma è anche rappresentante delle nostre autorità. E nel momento in cui si tifa per una nave straniera che infrange le regole imposte dal nostro esecutivo, di fatto si sta gettando alle ortiche lo stato di diritto e i principi della convivenza civile di uno Stato. Sia chiaro, non si può parlare di intelligenza con lo straniero, ma fare gli ultrà della Sea Watch per colpire la leadership di Salvini è un gioco pericoloso, che trasforma la ong tedesca in un'arma per colpire le autorità dello Stato.
Nessuno può mettere in dubbio la libertà di critica nei confronti dei decreti voluti da questo governo. Né si sta chiedendo di sostenere la linea voluta dal Carroccio e dal Movimento 5 Stelle, che di questo governo sono le due anime principali. Quello che si sta cercando di dire è che bisogna fare attenzione a scindere le due cose. Un conto è la critica politica verso il capo di un partito. Altro conto è trasformare la sfida di Sea Watch nei confronti delle nostre leggi come un'arma per attaccare un leader di partito che adesso è anche a capo del Viminale. Perché il rischio (neanche troppo velato) è che sostenere la nave ong diventi un modo per sostenere chi infrange la legge. Con tutte le conseguenze del caso. Perché il confine fra sostenere una linea politica e sostenere un reato è molto labile.
E Sea Watch in questo caso non sta sfidando un partito, ma la nostra sicurezza e le nostre leggi, mettendo a repentaglio anche la catena di comando delle nostre forze dell'ordine e dei nostri militari impegnati a difendere le nostre acque.
E se magari la smetteste di impostare la questione come un fumetto, la Capitana contro Salvini...
vedo che stai riflettendo, non è Salvini che sbaglia, ma gli eurocrati che speriamo scompaiano al più presto. Sono loro i veri nemici dell'Europa ed è giusto combatterli. Purtroppo Berlusconi un giorno dice cose sensate, ma il giorno dopo no. Ho la stessa età di Silvio e l'ho sempre applaudito ed apprezzato. Ma non gli perdono la fiducia in Tajani che ha solo danneggiato FI. Toti la pensa come me e non riesco assolutamente vederlo come traditore, ma come l'unico capace di rilanciare FI. Tajani rimanga in Europa e si ricordi di essere italiano, ma non rappresenti FI se ama questo partito.
Veramente l'attacco metaforico è contro Salvini, dato che non tutti gli Italiani sono d'accordo con il suo operato.
Ridicola demagogia per deresponsabilizzare il Ministro.
Fatevene una ragione. Non tutti sono meno intelligenti di voi!
E sono molto dispiaciuto che utilizzate anche la mia figura di Italiano
per addossare tutta la responsabilità, ad una parte ben precisa.
Siamo anche l'unico paese al mondo in cui la massima "my country right or wrong".non conta niente.E parliamo male di noi stessi per piacere ai nostri nemici
Lo Stato Italiano ha promulgato delle leggi che riguardano l'ingresso non autorizzato nelle nostre acque territoriali.
L''inottemperanza a queste regole comporta il sequestro del mezzo e l'arresto dell'equipaggio. La bagnarola in questione e' entrata SUA SPONTE nelle nostre acque, ACCETTANDO IMMPLICITAMENTE LE NOSTRE LEGGI. Se cosi' non fosse, sarebbe, a maggior ragione, da considerare ATTO OSTILE. Quindi, SI PROCEDA ALL' ARRESTO DELLA CIURMA, SI SEQUESTRI LA NAVE E CON EQUIPAGGIO MILITARE ITALIANO LE SI FACCIA INVERTIR LA ROTTA E RIPORTARE IL CARICO ALLA PARTENZA. LA LEGGE LO PREVEDE, TUTTO IL RESTO E' SOLO ARIA FRITTA.
E questo infatti dobbiamo fare, MAGISTRATURA PERMETTENDO...
Se non si muove in tale senso significa che anche la magistratura è contro lo Stato e gli Italiani.
È ovvio che dei PARASSITI sostengano e si augurano la vittoria finale di altri PARASSITI !!!!!
E' INUTILE CERCARE DI AMMANTARE UN REATO DI COSE NOBILI, DEL TIPO IO LO FACCIO PER LORO...... STAI COMMETTENDO UN REATO E BASTA.
I benpensanti cattocomunisti che credono che gli altri sono colpevoli del forte debito italiano non si rendono minimamente conto che con questi atteggiamenti belligeranti hanno portato anch'essi a questa situazione debitoria.
occhi sono puntati sulla Sea Watch.. sta succedendo quello che "DICEVA" BERNACCA TUTTI I GIORNI: " VENTI (20) MERIDIONALI DA SUD"...e i venti non li puoi fermare. DICO L'Italia, le sue leggi...rappresentate per tutti da Salvini??? mi sembra francamente riduttivo e poco credibile...con la sua STORIA E CULTURA MILLENARIA francamente TROVO DI MEGLIO da CHI FARMI RAPPRESENTARE...mi spiego meglio...così come per il precedente governo c'erano persone che lecitamente non si sentivano rappresentate È ALTRETTANTO LECITO CHE CE NE SIANO ADESSO CHE NON SI SENTANO DA QUESTO GOVERNO RAPPRESENTATI E SENZA SCOMODARE I BENPENSANTI e GLI INTELLETTUALI... È SUFFICIENTI AVER VISSUTO una piccola esperienza di emigrante interregionale discriminata per pensare che le persone vadano accolte, soccorse ecc e poi seguendo i Diritti Umani...anche rimpatriate.