Segre, il centrodestra si astiene sulla commissione: "Antirazzisti, ma no alla censura"

Salvini ha voluto motivare la sua scelta: "Siamo al fianco di chi vuole combattere pacificamente idee fuori dal mondo, però non vogliamo bavagli e stato di polizia che ci riportano a Orwell". La commissione si farà ma non è stata votata all'unanimità

Segre, il centrodestra si astiene sulla commissione: "Antirazzisti, ma no alla censura"

Alla fine, la proposta dalla senatrice Liliana Segre di istituire una commissione straordinaria contro odio, razzismo e antisemitismo è stata accolta, ma non all'unanimità. L'aula del Senato ha approvato la mozione con 151 voti favorevoli, nessun voto contrario e 98 astensioni, che corrispondono a tutti i parlamentari del centrodestra, cioè Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia.

Salvini: "Noi contro razzismo, ma non vogliamo bavagli"

L'ex ministro dell'Interno e leader leghista, Matteo Salvini, ha voluto motivare la scelta del suo partito e ha dichiarato: "Siamo contro razzismo, violenza e antisemitismo senza se e senza ma. Tuttavia non vorremmo che qualcuno a sinistra spacciasse per razzismo quello che per noi è convinzione e diritto, ovvero il 'prima gli italiani'. Siamo al fianco di chi vuole combattere pacificamente idee fuori dal mondo, però non vogliamo bavagli e stato di polizia che ci riportano a Orwell".

FdI: "Questa è in realtà una 'commissione Boldrini'"

Anche il seantore di Fratelli d'Italia Giovanbattista Fazzolari, ha fatto riferimento alla censura e ha spiegato l'astensione del suo gruppo così: "Fratelli d'Italia non ha votato a favore dell'istituzione della commissione perché non è una commissione sull'antisemitismo, come volevano farci credere, ma una commissione volta alla censura politica. Purtroppo la mozione Segre è in realtà la mozione Boldrini, perché ricalca fedelmente la commission Jo Cox, istituita dall'allora presidente della Camera, con la finalità di creare un gruppo di 'saggi' con il potere di censurare chi non rispetta i canoni del politicamente corretto". Al termine del voto, però, tutti i senatori presenti si sono alzati in piedi e hanno rivolto un applauso alla senatrice a vita e prima firmataria della mozione.

Segre, sopravvissuta ai lager nazisti e rimasta orfana di padre durante le persecuzioni naziste, nei giorni scorsi ha dichiarato di ricevere quotidianamente circa 200 messaggi di odio e per questo motivo aveva proposto la commissione.

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