Il segretario Pd teme l'effetto domino alle Amministrative

C'è un'agitazione palpabile nelle file del Pd, in particolare tra i cosiddetti ultrarenziani

Il segretario Pd teme l'effetto domino alle Amministrative

C' è un'agitazione palpabile nelle file del Pd, in particolare tra i cosiddetti ultrarenziani. Dietro il silenzio d'ordinanza dei deputati che affollano il Transatlantico e la prudenza della velina veicolata nel primo pomeriggio da Palazzo Chigi per dire che la linea è quella del «massimo garantismo verso gli indagati», si nasconde infatti il timore che l'affaire De Luca possa dare il «la» ad una sorta di effetto domino, condizionando di qui a giugno del 2016 l'intera campagna elettorale delle amministrative.Non un dettaglio se si considera che in primavera andranno al voto le principali città italiane, da Milano a Roma passando per Torino, Genova e Napoli. Con il rischio concreto che il Pd possa finire per andare a sbattere: intanto perché i sindaci uscenti sono tutti di centrosinistra e dunque le opposizioni avranno gioco facile a guadagnar terreno; eppoi perché non solo a Roma ma anche a Torino non è affatto esclusa una vittoria del M5S, eventualità che per Renzi equivarrebbe ad un vero e proprio pugno nello stomaco.In questo quadro - e proprio adesso che Renzi si era appena lasciato alle spalle l'incredibile vicenda di Ignazio Marino - l'inchiesta sul governatore della Campania Vincenzo De Luca rischia di far saltare ogni equilibrio. Pur volendo il premier tenersene alla larga, infatti, quella in Campania è la seconda grande sconfitta del Pd a trazione renziana dopo quella già consumatasi a Roma. Con due differenze. Intanto su Marino Renzi non ha mai messo la faccia, mentre con De Luca - seppure a malincuore - si è presentato a braccetto durante la campagna elettorale. Eppoi l'ex sindaco di Roma avrà pure un suo seguito, ma niente di paragonabile al pacchetto di voti di De Luca, corposo al punto di condizionare sia le amministrative a Napoli che eventuali nuove elezioni in Campania. Ragioni, queste, per le quali Renzi farà molta fatica a scaricarlo come accaduto con Marino.Il tutto con il rischio che l'inchiesta tenga De Luca a bagnomaria per settimane, magari mesi.

Facendo montare l'insofferenza di chi, nel centrodestra e tra i grillini ma pure in un pezzo di Pd, già rinfaccia al governatore campano di essersi ostinato a correre nonostante i rischi di una sua sospensione legati alla Severino. Dopo la disfatta di Roma, sarebbe un altro incredibile scivolone.

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