Migranti, Fico vuole il Global Compact: "Me ne frego dei sondaggi"

Il presidente della Camera critica i "sovranisti". Poi attacca Giorgetti sul reddito minimo: "Sue parole una ingiustizia"

Migranti, Fico vuole il Global Compact: "Me ne frego dei sondaggi"

Roberto Fico non cambierà idee in base ai sondaggi. Anche se l'accoglienza ai migranti "non tira", lui "se ne frega" di quello che pensano gli elettori. Intervistato da Lucia Annunziata su Rai3, il presidente della Camera parla di Tav, reddito di cittadinanza, ecotassa, indipendenza del Parlamento e manovra economica.

"Se devo muovermi ogni settimana in conseguenza del sondaggio, non faccio politica, faccio altro", dice a 'In mezz'ora in più' il grillino. "Se il sondaggio dice che l'accoglienza dei migranti non 'tira' più, io me ne frego del sondaggio. Perché so che c'è un fenomeno che va governato, non posso cambiare le mie politiche in base a un sondaggio", aggiunge. "Se il sondaggio cambia me, perdo tutto, perdo la visione e la politica". Tanto che ora detta la linea anche sul Global Compact: "Dobbiamo firmare il patto globale sulla migrazione - dice - per sederci al tavolo e dire la nostra. Starci è importantissimo".

La critica ai sovranisti

Che Fico e Salvini non siano sulla stessa lunghezza d'onda quando si parla di migranti è ormai cosa nota. Una fronda interna al M5S, che si sussurra veda in Roberto il suo faro, ha provato a mettere i bastoni tra le ruote al dl Sicurezza del ministro dell'Interno. E Fico sembra proprio pensare al leader della Lega quando afferma che "sui problemi come quello dei migranti non dobbiamo polarizzare il dibattito, né fare propaganda, oltre a usare un linguaggio appropriato". Ecco perché invece di "sovranismo", il presidente della Camera vorrebbe parlare di "autosufficienza".

La posizione sull'ecotassa

Uscendo dal discorso migrati, Fico si lascia sfuggire qualche commento anche sull'ecotassa "seppellita" da Salvini dopo la querelle sull'emendamento realizzato dalla Lega. "Non entro nel merito dell'emendamento, ma tutto dipende da che Paese vogliamo diventare. Dobbiamo dare un'impronta culturale all'Italia - dice il presidente - chiaro che gli inquinanti andranno tassati".

L'attacco a Giorgetti

Ma a aumentare le tensioni tra Lega e M5S sono soprattutto le frasi dedicate dal grillino al sottosegretario Giorgetti. Motivo dello scontro le dichiarazioni di ieri del leghista sul reddito di cittadinanza.

"È un'ingiustizia da qualsiasi punto la prendi questa dichiarazione. Puoi dire che non condividi quella idea - attacca il presidente della Camera - Non potrei mai discriminare una persona per la sua idea, mi piacciono tutti gli italiani che esprimono il loro pensiero liberamente".

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