Si sono radunati in piazza San Babila. Dopo la sfilata a bordo della Diciotti, la sinistra torna in passerella a Milano per opporsi all’incontro in prefettura tra Matteo Salvini e il premier ungherese Viktor Orban.
Nella piazza “anti-sovranista” e “anti-razzista” c’è un po’ di tutto. Il motto? "Europa Senza Muri". All’appuntamento, lanciato da “Insieme senza muri” e “Sentinelli di Milano”, hanno risposto “presente” il Pd milanese (senza Martina), Possibile di Pippo Civati, LeU (con Laura Boldrini). E poi l’Anpi, la Cgil,le Acli e i Circoli Arci. Non mancano neppure le Ong: presenti ActionAid, Amnesty International Amref Italia e Terre des Hommes. Mentre non hanno fatto mancare il sostegno Articolo 21, ArciGay di Varese e Milano, Associazione Enzo Tortora e Radicali, Casa della carità, Casa di Accoglienza delle Donne maltrattate di Milano, Comunità di Sant'Egidio-Milano, Diem25 e +Europa con Emma Bonino. Già arrivati in piazza i calciatori della St.Ambroeus Fc, prima squadra di rifugiati iscritta alla FIGC, che organizzano una partita di calcio (guarda la gallery).
Non mancano neppure gli insulti contro il leader della Lega. C'è chi lo definisce candidamente un "imbecille" e chi invece gli suggerisce di tornare a fare la terza media. Un cartello lo epiteta come il "ministro delle interiora" e chi invece lo rappresenta con una svastica in fronte e la scritta "no nazisti nella mia città". "Salvini? Sto cercando un aggettivo da attribuire a un essere umano ma viene molto difficile...bestia?", dice un ragazzo. Che poi aggiunge: "Razzista e fascista, cos'altro vuoi dirgli?". Un altro manifestante invece sceglie questi tre aggettivi per descrivere il ministro: "Razzista, qualunquista e anche fancazzista". Un gruppo di manifestanti, invece, intona un canto: "La mia Europa non ha confini, Orban e Salvini assassini".
"Non vogliamo l'Europa del leader ungherese Viktor Orban, che si dice amico di Salvini, ma poi quando si tratta di accogliere chi scappa dalle guerre, la sua porta è sempre chiusa", attacca Emanuele Fiano, deputato milanese del Pd. "Hanno detto che non parleranno d'immigrazione, ma non ci crede nessuno. Hanno la stessa idea dell'Europa: distruggerla". "Le elezioni europee sono un'occasione per avere una parola d'ordine che unisce tanti partiti e tanti movimenti non solo della sinistra".
Imponenti le misure di sicurezza. La polizia ha circondato tutta la piazza dove si è radunata la sinistra in protesta. Il ministro dell’Interno e il premier ungherese, invece, sono in prefettura per il loro incontro che è stato definito “politico” e non “istituzionale”. O almeno così hanno voluto precisare i grillini per prendere le distanze dalle mosse dell’alleato di governo. Non sono però bastate. La sede del Consolato generale dell'Ungheria di Milano, infatti, è stata imbrattata con della vernice rossa. Gli attivisti del centro sociale Cantiere hanno protestato fuori dall'edificio di via Fieno, tappezzando la cancellata esterna con cartelli e striscioni. "I vostri confini uccidono, Salvini e Orban complici di razzismo e paura", si legge. La cancellata e i muri esterni del Consolato sono stati ricoperti di impronte di mani rosse e all'ingresso della sede è stata versata della vernice dello stesso colore.
"Quello che è successo oggi – dice Giuseppe Civati - è nato in modo molto spontaneo e sono le cose più belle.
Il caso della nave Diciotti ha mobilitato le persone e ci ha permesso di mostrare quell'Italia che non sta con Salvini. È importante essere qui per evitare che si ricaschi nei nazionalismi. È una reazione di cuore e di testa perché non credo che convenga a nessuno che l'Europa si sciolga".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.