Si spoglia sulla spiaggia picchia e stupra anziana Fermato rifugiato somalo

Lo straniero arrestato dai carabinieri sul lungomare di Ortona. Ricoverata la 68enne

Tiziana Paolocci

Sconvolti, increduli, turbati. Sono rimasti così i commercianti della Marina di San Vito Chietino quando hanno visto un giovane di colore denudarsi e masturbarsi per strada, noncurante della presenza dei passanti. Ma nessuno di loro avrebbe mai pensato che quello era solo l'inizio e poco dopo lo straniero avrebbe usato violenza su una pensionata di 68 anni.

È orrore a Ortona, dove oggi non si parla d'altro. I carabinieri ieri hanno arrestato un giovane, di 20 anni, di origine somala, da un anno in Italia con lo status di protezione sussidiaria e senza una fissa dimora.

La vicenda ha dell'incredibile. L'uomo, dopo aver compiuto quell'atto osceno per nulla imbarazzato dalla presenza di tanti testimoni, si è allontanato in direzione della spiaggia Cintoni di Ripari, al confine con Ortona, un tratto di arenile che costeggia l'ex tracciato ferroviario. Approfittando del luogo isolato e del fatto che nessuno potesse vederlo, si è avvicinato a un'anziana pensionata di Ortona, che era in spiaggia a prendere il sole, probabilmente l'ultimo della stagione. E, dopo averla bloccata con violenza sulla sabbia tanto da farle sbattere la testa su alcuni ciottoli di grosse dimensioni, l'ha costretta a subire atti sessuali.

La vittima, riuscita per un attimo a divincolarsi dalla presa del suo aggressore, ha iniziato a gridare ed è fuggita in acqua, dove si è salvata. Nel frattempo, infatti, sono arrivati i militari dell'Arma che, avendo notato da lontano la parte finale della scena, hanno bloccato il somalo, che dovrà rispondere di violenza sessuale.

La donna, trasportata con un'ambulanza presso l'ospedale di Lanciano, è stata visitata dai sanitari del pronto soccorso e ricoverata per numerose escoriazioni ed ecchimosi riscontrate e per il trauma cranico subito. Il giovane, invece, dopo le formalità di rito è stato messo a disposizione del pm della Repubblica di Chieti, Giuseppe Falasca, e trasferito in carcere. Per lui è scattata anche la denuncia per atti osceni in luogo pubblico e per falsa attestazione sull'identità, avendo inizialmente fornito ai carabinieri, false generalità.

Solo la comparazione delle impronte con quelle già presenti nel casellario centrale del ministero dell'Interno ha infatti consentito agli investigatori di risalire alla sua vera identità e di stabilire che, dopo essere entrato clandestinamente in Italia quasi un anno fa durante uno dei numerosi sbarchi sulle coste siciliane, proprio il mese scorso aveva ottenuto lo status di protezione sussidiaria.

«Questo è il ringraziamento per aver ottenuto protezione dall'Italia.

Verme - scrive su Twitter, il ministro dell'Interno Matteo Salvini - Come si può anche solo pensare di fare una cosa del genere? Dove sono le femministe radical chic? Altro che Salvini troppo cattivo. Tolleranza zero contro quei cosiddetti profughi che la guerra ce la portano in casa. Ma la musica è cambiata. Un abbraccio alla signora e un augurio di riprendersi presto dall'orrore subito».

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