Silvio Berlusconi torna in tv: "Un no deciso al referendum"

Il Cavaliere torna in pubblico dopo l'intervento al cuore e parla della riforma costituzionale in un'intervista al Tg5: "Con il Sì ci sarà un uomo solo al comando. Votare No, poi riforma condivisa"

Silvio Berlusconi torna in tv: "Un no deciso al referendum"

Silvio Berlusconi torna in pubblico e in televisione. Lo fa - per la prima volta dopo il 5 luglio scorso, quando era stato dimesso dal San Raffaele dopo l'intervento al cuore - con una video intervista al Tg5 sul tema del referendum.

"Un forte, deciso e responsabile No a questa riforma che favorirebbe una deriva autoritaria davvero con il rischio di un uomo solo al comando. Il contrario della democrazia", dice il leader di Forza Italia, "Sapete bene che siamo in un momento difficile: l'economia non cresce, il lavoro manca, la povertà aumenta, l'immigrazione prosegue incontrollata, la sicurezza di tutti è in pericolo, in Europa non riusciamo a far valere le nostre ragioni. Eppure, incredibilmente, questo governo punta su una riforma costituzionale mal scritta e pericolosa per ritrovare quel consenso che non ha più e che potrebbe consegnare a un solo uomo e a un solo partito l'Italia e gli italiani".

Infatti, spiega Berlusconi, "Con appena il 15% degli aventi diritto al voto, quindi con una esigua minoranza, Grillo ad esempio, già padrone del Suo partito, potrebbe diventare anche col 55% padrone dell'unica Camera che farà le leggi ordinarie e quindi diventare anche colui che sceglie il Presidente della Repubblica e i membri della Corte Costituzionale. Vorrebbe dire padrone dell'Italia e degli italiani. E non diciamo No -puntualizza- per lasciare le cose come stanno".

Il Cavaliere ha anche tracciato lo scenario per il dopo voto: "Diciamo No perché dopo il No sia possibile approvare, tutti insieme, una riforma vera, diversa, una nuova riforma", ha spiegato, "Deve contenere la scelta da parte degli elettori del Presidente della Repubblica, un vero taglio dei parlamentari, che vanno ridotti di oltre la metà, il vincolo di mandato, per cui un eletto non può cambiare bandiera senza dimettersi, un limite costituzionale alle imposte, alla pressione fiscale che nessun governo può superare e una vera riforma delle Regioni, che oggi sono diventate un'altra grande e costosa burocrazia".

La notizia era stata "bruciata" nel pomeriggio da Matteo Salvini: "Mi dicono che stasera Berlusconi rilascerà un'intervista lineare al Tg5", aveva detto il leader della

Lega. Poi la conferma del direttore della testata: "Referendum: al Tg5 delle 20 intervista a Berlusconi", ha twittato Clemente Mimum. Potrebbe essere la prima di una serie di interviste a diverse tv per la campagna per il no al referendum.

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