«La città è tranquilla. Certo non si parla d'altro». Giulio Pierini, sindaco di Budrio, vive con il fiato sospeso, anche se ormai l'azione si è spostata qualche decina di chilometri più a Est, nella provincia di Ferrara dove si muove Ivan il Russo. Il quale però resterà sempre il killer di Budrio, anzi di Riccardina, la frazione del paese dove all'interno del bar Gallo Ivan Vaclavic ha freddato Davide Fabbri.
Sindaco, com'è la situazione?
«Non c'è nessuna militarizzazione del territorio, nessun posto di blocco».
L'allarme si è spostato?
«Certo, ormai tutti gli occhi sono nell'area tra Argenta, Molinella e Campotto, là tutte le strade sono presidiate, è lì che si muove l'assassino».
Quindi non c'è paura?
«Paura no, non c'è una percezione di pericolo. Però certo da queste parti non si parla d'altro, la gente è scossa».
Budrio riuscirà mai a dimenticare questi giorni?
«Abbiamo perso una brava
persona, conosciuta e dedita al lavoro; resta una famiglia straziata dal dolore; poi a distanza di una settimana è stato versato altro sangue. La supereremo, come comunità, ma non sarà possibile dimenticare questa vicenda».
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