Il sogno della Cupola Entrare nel business di "monnezza capitale"

Nelle intercettazioni il tentativo di entrare nell'appalto Ama per il trasporto dei rifiuti a Civitavecchia e quindi all'estero con le navi. Ma il progetto fallì

Salvatore Buzzi, braccio destro di Massimo Carminati nella cupola affaristica romana
Salvatore Buzzi, braccio destro di Massimo Carminati nella cupola affaristica romana

Roma - Internazionalizzare le attività. O, almeno, arrivare a Civitavecchia. Un'informativa del Ros datata gennaio 2013 segue in diretta le «grandi manovre» di Salvatore Buzzi, Massimo Carminati e sodali vari per mettere un piede nella gara d'appalto dell'Ama per trasportare i rifiuti all'estero, in vista della chiusura della discarica di Malagrotta, via mare e via terra.

Le intercettazioni raccontano il tentativo del presunto «cupolone» di Buzzi e Carminati di entrare anche in questo business. Anche se il ras delle coop Buzzi, parlando al telefono con Quintilio Napoleoni, direttore tecnico del Consorzio raccolta differenziata Roma, spiega chiaramente che non intende farsi carico dell'intero servizio, ma vuole solo «la parte relativa da prendere la monnezza da dove bisogna prenderla e portarla sulle navi». Ossia curare il trasporto dai depositi dei rifiuti al porto di Civitavecchia, dove la «monnezza capitale» si sarebbe poi imbarcata.

Per partecipare «in quota» al servizio, Buzzi spiega a Quintili di avere già un partner: «Io già sarei in Ati con degli spagnoli che hanno navi e cazzi vari, a me servirebbe qualcuno sui trasporti... gomma». E in effetti tra le ditte invitate da Ama a presentare un'offerta, a dicembre 2012, ce n'era anche una spagnola. Che però almeno al primo bando, quello a inviti, non rispose all'appello.

Carminati, Buzzi e compagnia avrebbero, scrivono i militari del Ros, voluto partecipare alla gara anche tramite la società dell'ex compagna di Carlo Pucci (ex braccio destro di Riccardo Mancini in Eur Spa) Emilia Fiorani, ossia la Treerre (Recupero, Riciclo, Riutilizzo), una spa che ha come business «la raccolta, il trasporto, lo smaltimento, la cernita, la trasformazione, la compattazione, il riciclaggio, il compostaggio ed il recupero dei rifiuti e/o materie seconde in genere», mai coinvolta nell'inchiesta, e oggi presieduta dall'ex numero uno di Acea ed Enel Chicco Testa.

Agli atti restano un paio di telefonate tra Buzzi e la Fiorani per preparare le quotazioni in vista della gara e una chiacchiera piuttosto criptica tra Carminati e Pucci, con quest'ultimo che rassicura «il cecato» che lo incalza a «cominciare a fare qualcosa» e chiede se «siamo pronti». «Sì - risponde Pucci - perché Emilia li ha inseriti, eh? Sulla seconda ipotesi (...) perché la prima è saltata». Il gruppo continua a lavorare, Carminati alterna telefonate a Pucci a incontri con Buzzi, e il 28 dicembre 2012 chiama il primo per chiedergli di avvertire «lei» (presumibilmente la Fiorani) «di stare tranquilla che è tutto, è tutto... abbiamo sistemato tutto (...). siamo a posto».

L'informativa non ci racconta come sono proseguite le attività del gruppo, visto che contatti e telefonate erano ancora

in corso. Ma il dubbio è che se le parole sono finite agli atti, le intenzioni siano rimaste nell'aria: la gara è stata aggiudicata a marzo scorso, divisa in due lotti. E in nessuno appaiono la Treerre né la «29 Giugno».

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