L'originale meglio di Crozza. Difficile eguagliare le vette comiche raggiunte dal governatore campano Vincenzo De Luca nel suo disprezzo viscerale verso i Cinque Stelle. Dai fondatori Grillo&Casaleggio ai «personaggetti» del direttorio M5S, in particolare - bersaglio preferito - l'avellinese Luigi Di Maio, ecco una raccolta essenziale della «delucheide» anti-M5S.
TENERI COME HEIDI
«Mi è capitato di vedere una trasmissionaccia su RaiTre. Erano presenti Di Maio Luigi, nostro conterraneo, e Di Battista, non ricordo il nome, Giovanni, Pasquale, non mi ricordo. Che tenerezza, mi sono intenerito a un certo punto mi aspettavo che si sentisse in sottofondo la sigla di Heidi. A quei due gli sorridono i monti e le caprette gli fanno ciao».
CARPENTIERE MANCATO
«Luigi Di Maio vuole fare il candidato premier. Quando si è candidato a Pomigliano ha ottenuto 50-60 voti, non lo hanno sostenuto neppure i suoi familiari... Leggo, sul suo curriculum, la professione libera di webmaster, che è una formula elegante per non dire lo sfaccendato, lo steward presso la tribuna autorità dello stadio San Paolo di Napoli, il manovale presso un'impresa edilizia. A un certo punto la sua vocazione l'aveva scoperta, avrebbe avuto anche un'ottima carriera perché dopo un anno sarebbe sicuramente diventato carpentiere. Poi si è perso per strada e così ce lo troviamo niente di meno che vicepresidente della Camera».
MEZZE PIPPE
«Nei 5 Stelle è emerso un trio: Di Battista, Di Maio e Fico. Luigino il chierichetto, Fico il moscio, e l'emergente Dibba, il gallo cedrone. E l'Italia dovrebbe essere diretta da questi tre giovanotti? Sono tre mezze pippe, falsi come giuda, miracolati, che si ritrovano ad avere ruoli nazionali senza sapere fare l'O col bicchiere».
PROCIONE LAVATORE
«Avete notato la somiglianza impressionante di Vito Crimi con il procione lavatore? È una cosa incredibile».
DIBBA IL GRECO
«Di Battista è venuto nel suo tour da centauro anche in costiera amalfitana, e col pretesto del referendum si è andato a fare i bagni. Mi dicono che sotto il casco aveva la bandana, ma che meraviglia. Me lo ricordo quando proponeva la rivoluzione. È andato in Grecia a prendere il modello greco da esportare in Italia. Appena se n'è andato, il ministro Varoufakis si è dimesso e il premier greco Tsipras è caduto».
CIUCCIARIA
«Di Maio non ha studiato, non si è laureato, non faceva niente. È espressione di quella qualità che Eduardo de Filippo definiva ciucciaria. Mi piacerebbe parlare con lui del reddito di cittadinanza. Credo se lo siano inventati perché Luigino fino a tre ani fa prendeva la paghetta del padre e quindi vuole dare continuità alla paghetta».
NEL KIBBUTZ
«Una delegazione Cinque Stelle è andata in Israele, li hanno presi per occupanti abusivi di kibbutz. Li hanno bloccati e hanno detto loro per favore non ci date fastidio. Gli israeliani sono seri, non sono abituati al circo».
MA VA' A MORI' AMMAZZATA
«Io al posto di Bersani avrei retto dieci secondi con quella signorina lì (l'ex capogruppo Roberta Lombardi, ndr), per il livello di supponenza, di presunzione che ha questa tipa. Si presenta come se fosse un premio Nobel, come se fosse Rita Levi Montalcini. Le avrei detto: ma va a morire ammazzata! Ma come ti permetti?».
LA RAGGI
«L'ho vista affacciata al balcone del Campidoglio, una bambolina imbambolata... Mi spiace per Roma, ma questa è la conferma, lo dico a Giachetti, che Dio c'è».
GRILLO
«Un saltimbanco che si prende 60mila euro a comparsata per raccontare idiozie». «Se ne sta col panzone al sole nella villa al mare, poi si mette gli occhialini reibàn a specchio va a fare le consultazioni. Ma che stiamo al teatro? Al circo equestre? Ma falla finita!».
CASALEGGIO
«Quando uno si fa la permanente a 60 anni, significa che è capace di tutto».
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