Soros sposa le Sardine e i sindaci pro Ong: "Salvini è un dittatore"

L'elogio del finanziere da Davos: «Sono la gioventù che combatte i nazionalismi»

Soros sposa le Sardine e i sindaci pro Ong: "Salvini è un dittatore"

L o «squalo» finanziario, George Soros, ha dichiarato il suo appoggio e ammirazione per le Sardine al World Economic Forum a Davos, appuntamento annuale in Svizzera dei potenti economici del mondo. Lo speculatore nei panni di discusso filantropo ha preso la parola giovedì prendendo come esempio gli studenti di Hong Kong. Secondo Soros «questo torrente di ribellioni» in varie parti del pianeta «ha il sostegno schiacciante della popolazione». Tutto da vedere, ma il miliardario fra i 30 uomini più ricchi al mondo, sostiene di avere «tratto questa conclusione, quando ho saputo di un movimento spontaneo di giovani che si sono presentati alle manifestazioni organizzate da Matteo Salvini, l'aspirante dittatore italiano». Non è un refuso, ma ha detto veramente che il leader della Lega diventerà come Benito Mussolini.

Il politico italiano è in buona compagnia: gli altri «dittatori» citati nel discorso sono il presidente americano, quello russo e cinese. I giovanotti del momento tanto amati da sinistra, media, intellettuali, personaggi dello spettacolo e adesso Soros «hanno sollevato segni ritagliati di sardine che proclamano Sardine contro Salvini e spiegano che ci sono molte più sardine rispetto agli squali come Salvini, quindi le sardine sono destinate a prevalere». Parola di miliardario pro migranti convinto che «le Sardine sono la variante italiana di una tendenza mondiale guidata dai giovani. La gioventù di oggi potrebbe aver trovato il modo di affrontare le dittature nazionaliste». Evidentemente un regime che si sta profilando anche in Italia, secondo Soros pronto a individuare un'altra forza che cambierà il mondo.

«I sindaci delle principali città si stanno organizzando attorno a questioni importanti. In Europa, i cambiamenti climatici e la migrazione interna sono in cima alla loro agenda» ha spiegato il miliardario, pure lui gretino. Ovvero convertito al verbo allarmistico dell'adolescente Greta Thunberg. In Italia i sindaci che Soros ha in mente dovrebbero essere Leoluca Orlando a Palermo, Luigi De Magistris a Napoli e l'ex primo cittadino Mimmo Lucano. Sponsor delle Ong, che ricevono soldi e appoggio legale da associazioni finanziate da Soros in Italia. L'alleanza non scritta Sardine e sindaci illuminati, secondo il filantropo e speculatore, «potrebbe creare un potente movimento pro-europeo e pro società aperte».

Da Salvini nessun commento, ma Giorgia Meloni ha collegato l'affondo alle elezioni in Emilia-Romagna. «Lo speculatore finanziario per antonomasia, George Soros, si schiera con le Sardine - osserva la leader di Fratelli d'Italia - Effettivamente mancava solo lui: lo sforzo titanico del mainstream e dei poteri finanziari per difendere l'ultima roccaforte rossa è davvero impressionante». E aggiunge: «Si chiamano Sardine, ma nascondono veri squali» come il miliardario americano.

Nel discorso di Davos per salvare i destini non solo dell'Italia, Soros ha annunciato un nuovo progetto grazie a un lauto finanziamento di «1 miliardo di dollari». Una rete universitaria con ramificazione globale partendo dal suo ateneo europeo cacciato da Budapest dal premier Viktor Orban e spostato a Vienna. «Si chiamerà Open Society University Network o Osun in breve» e interverrà in luoghi a rischio democrazia, secondo Soros, «che necessitano di un'istruzione di alta qualità e nel servire popolazioni trascurate, come rifugiati, persone incarcerate, Rom e altri sfollati come i Rohingya», i profughi musulmani del Myanmar.

Nella conclusione da Apocalisse imminente, Soros ha pochi dubbi: «Tenendo conto dell'emergenza climatica e dei disordini in tutto il mondo, non è un'esagerazione affermare che il 2020 e i prossimi anni determineranno (.) il destino del mondo».

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