Continuano le polemiche sul caso del poliziotto sospeso dal servizio dopo gli insulti ai profughi e offese alla presidente della Camera, Laura Boldrini filmate e pubblicate su Facebook. Parole dure contro gli immigrati e durissime contro la Boldrini: «Risorse della Boldrini, ecco come finirà l'Italia», ha detto tra l'altro l'agente.
Dopo la scelta di sospenderlo dal servizio si sono susseguiti numerosi commenti politici. In primis Matteo Salvini che ha attaccato cavalcando l'onda: «Io sto con questo poliziotto! Altro che sospensione, merita in premio per aver evitato morti o feriti. È la Boldrini che ha sbagliato lavoro», ha detto il leader leghista a cui fa eco anche Roberto Calderoli che dice «esprimo tutta la mia solidarietà e vicinanza al poliziotto sospeso».
Da Forza Italia ci si interroga sull'eventuale ruolo della presidente della Camera nella scelta di sospendere l'agente. «Credo che la presidente Boldrini debba chiarire se sia intervenuta per fare pressioni al fine di ottenere la sospensione dell'agente - domanda Elvira Savino - Sarebbe davvero gravissimo se la terza carica dello Stato avesse chiesto, e ottenuto, la sospensione di un tutore dell'ordine e della sicurezza dei cittadini per frasi ironiche che certamente non possono definirsi ingiuriose nei suoi confronti». A smentire questa ricostruzione è in serata la stessa polizia di Stato che in una nota sottolinea come la decisione sia «stata presa in totale autonomia». Sullo sfondo resta però la presa di posizione azzurra.
Lucio Malan parla di «semplici espressioni di ironia» mentre Giorgio Silli dice: «Nessuno tocchi la Boldrini, assurdo e incredibile sono i primi aggettivi che vengono in mente». Dura anche Daniela Santanché: «Questa è una vergogna nazionale».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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