I continui sbarchi, i soprusi del Viminale nel ricollocare i richiedenti asilo, gli scandali legati a Mafia Capitale e al business dell'accoglienza. Angelino Alfano è il cuore del problema. Incapace a gestire i flussi migratori, riversa sui cittadini italiani i danni di un'emergenza incontrollata. Eppure, dal ministero dell'Interno, continua a negare l'invasione, a indicare la Lega Nord come unico problema dell'Italia e, soprattutto, a difendere il Cara di Mineo, feudo elettorale del Nuovo centrodestra. "Salvini dovrebbe innanzitutto dire che il Cara di Mineo lo ha aperto la Lega nord, questa è una verità storica - tuona il titolare del Viminale - dopo di che, noi crediamo che Salvini speculi sui morti, che Salvini sia l’espressione di una razzismo che oggi è il germe e il seme più pericoloso per tutta l’Europa".
Domani Matteo Salvini sarà a Mineo. Nel Centro di accoglienza per richiedenti asilo di questo paesino di 5.172 abitanti della provincia di Catania, dove Ncd alle scorse europee ha preso il 39% e alle amministrative del 2013 ha conquistato il Comune con il 45%, sono ospitati oltre 3mila immigrati. Quello che è il più grande centro di accoglienza di immigrati in Europa è, a conti fatti, una grande macchina di voti, posti di lavoro e affari. Proprio per via del business, che lo scandalo di "Mafia capitale" ha portato a galla, Alfano non ha alcuna intenzione di chiuderlo. Anzi, lo difende a spada tratta: "Ora la situazione è molto diversa da prima, e voglio anche ricordare che lo ha aperto la Lega. Ma noi valuteremo tutto quello che c’è da fare per ricondurre tutto a una sana gestione e abbiamo già fatto i primi passi". E ci fa pure la morale: "L’Europa ha avuto i lager 70 anni fa e non 700 Anni fa. Noi abbiamo in giro per l’Europa una serie di esponenti politici che sono a favore del buio delle menti, del sonno della ragione per fare tornare l’Europa a un passato che noi non vogliamo fare rivivere". Quindi torna a difendere la politica dell'accoglienza schermandosi dietro la necessità di "salvare vite".
Pwer distogliere l'attenzione da suoi problemi, Alfano continua ad attaccare a testa bassa la Lega Nord. "Oggi la Nostra grande vittoria, e anche la mia se posso dirlo, dopo due anni di persecuzione e aggressioni violente dalla Lega è che tutti si sono resi conto che la responsabilità del flusso migratorio non si poteva attribuire al ministro dell’interno, un flusso biblico di migranti che non si era mai visto prima nella storia d’Italia - attacca - solo il becerume della Lega poteva fare dire che la colpa era del Ministro dell’Interno". Dichiarazioni che hanno mandato su tutte le furie il popolo leghista, a partire da Salvini. Che replica a stretto giro: "Sa trasformando il Mediterraneo in un cimitero. Questo incapace, incollato alla poltrona, mi fa pena. Fra poco ruspa per Alfano". Altrettanto duro il governatore della Lombardia, Roberto Maroni: "Alfano era ministro con me quando abbiamo aperto il Cara di Mineo o dormiva?".
Il Cara di Mineo è stato aperto e gestito da Maroni per sei mesi senza incidenti, dopodiché sono arrivati i governi Monti, Letta e Renzi. "Se poi non viene gestita bene la struttura non è colpita di chi l’ha aperta - conclude - l’incapacità di trovare soluzioni che porta a dare sempre colpe agli altri, questa è la sinistra italiana".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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