I fondamentalisti seminano morte e terrore sulle due sponde del Mediterraneo. Sarebbe lecito aspettarsi una reazione (o una riflessione) su questo. Non dai cosiddetti filopalestinesi. Il giorno dopo le decine di morti fra la Tunisia, il Medioriente e l'Europa, loro vanno in piazza sì, ma per chiedere di boicottare e sanzionare Israele.
Accade a Milano, dove sabato sera, in via dei Mercanti, era ben visibile uno striscione dedicato appunto al «boicottaggio di Israele», con la sigla del Bds, una campagna internazionale che punta proprio alle sanzioni contro Tel Aviv.
Durissimo il commento dell'associazione Amici di Israele. «È l'ennesimo atto di odio contro il popolo di Israele e la sua democrazia - dice il segretario Davide Romano - Boicottano un Paese democratico e non dicono una parola contro l'Isis o le sanguinose dittature mediorientali. Non dicono nulla contro Hamas che vieta la libertà di stampa, di religione e di voto. Non sono pacifisti, ma amici delle dittature». «Sono come i comunisti negli anni Cinquanta attaccavano sempre gli Usa e non vedevano i gulag sovietici - aggiunge Romano - Sono muti sostenitori di dittature come Hamas che da 10 anni non fa votare i palestinesi.
Mai una manifestazione per il diritto dei palestinesi al voto libero e democratico. In questo momento servono donne e uomini che calmino gli animi, non gente che aizza odio contro l'unico stato mediorientale che fa votare gli arabi».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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