Studente senza biglietto spinge il capotreno dalle scale

Far west a Milano

Studente senza biglietto spinge il capotreno dalle scale

Milano - Non tendono ad arrestarsi le aggressioni ai danni di dipendenti di mezzi di trasporto pubblici. Proprio ieri mattina è accaduto l'ennesimo episodio a bordo del treno regionale 10403, partito da Arona alle 6.54 con destinazione Milano porta Garibaldi e che avrebbe dovuto arrivare alle 8.02. Con l'unica differenza che è rimasto fermo a partire dalle 7.10 nella stazione di Sesto Calende e non per un guasto del mezzo, ma a seguito di un'aggressione al capotreno in servizio, come hanno riportano i servizi di informazione di Trenord.

All'origine della lite, scaturita in un momento successivo in violenza, il solito motivo. Il dipendente Trenord avrebbe chiesto al passeggero, uno studente di una scuola superiore di Gallarate, cittadino italiano di origini senegalesi, il titolo di viaggio, che a quanto pare non aveva. Di fronte alla minaccia di multa e all'invito a scendere dal convoglio alla fermata successiva, il giovane non sarebbe riuscito a contenere la rabbia e in breve sarebbe passato dalle parole ai fatti. Ha attaccato il capotreno, scagliandosi contro di lui e spingendolo giù per le scale che collegano i due piani del convoglio.

La vittima, un uomo di 37 anni, è stato trasportato con un'ambulanza del 118 al Pronto Soccorso dell'ospedale Ondoli di Angera. Fortunatamente, a seguito di accertamenti, ha riportato una lesione non grave alla spalla e diverse contusioni per una prognosi di 15 giorni. Gli agenti della Polfer, intervenuti alla stazione di Sesto Calende dove il convoglio nel frattempo era stato soppresso, hanno bloccato e arrestato l'aggressore. Mentre i passeggeri a bordo del 10403 hanno potuto proseguire il viaggio sul convoglio successivo, il 10405, con notevoli disagi, come molti hanno segnalato. Nemmeno ventiquattr'ore prima, un altro grave episodio è toccato ad una donna, un capotreno di 36 anni, colpita con un violento pugno al volto da uno straniero sui 20 anni, che voleva salire a tutti i costi sul mezzo fermatosi per un guasto. «La Regione Lombardia, a sue spese, sta pagando un servizio di vigilanza privata sui treni lombardi e nelle stazioni.

Ma è evidente che serve di più - ha spiegato il deputato del Carroccio Paolo Grimoldi - servono i militari dell'esercito, sui vagoni e nelle stazioni, per controllare quanto avviene a bordo ma anche chi sale e chi scende. Il governo, seppur dimissionario cosa aspetta a intervenire? I ministri Minniti e Pinotti cosa aspettano a svegliarsi? Aspettano che ci scappi il morto?».

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