Sui migranti Fassino ha fallito: ora Renzi lo vuole commissario

Dopo aver riciclato Errani, ora Renzi guarda a Fassino come super commissario all'immigrazione. Sarà lui a vigilare sull'attività di cinque dicasteri. E gestirà fondi per un miliardo di euro. Ma a Torino aveva fatto flop

Sui migranti Fassino ha fallito: ora Renzi lo vuole commissario

Il poltronificio di Palazzo Chigi non chiude mai. Dopo la nomina di Vasco Errani a commissario straordinario del governo per la ricostruzione nei territori colpiti dal terremoto del 24 agosto scorso, Matteo Renzi starebbe pensando a dare una poltrona a Piero Fassino che ha recentemente perso il posto di sindaco di Torino. Nonostante lo sfacelo fatto nel capoluogo piemontese, potrebbe essere, infatti, lui il nuovo commissario governativo all'emergenza migranti.

L'idea di accentrare la gestione dei migranti nelle mani di Palazzo Chigi è nella testa di Renzi già da un po'. Le politiche fallimentari del Viminale sono sotto gli occhi di tutti. E, in vista del referendum sulle riforme costituzionali, il premier prova a dare un'accelerata in quello che è un pantano senza precedenti. "L'idea - aveva spiegato da New York - è quella di coordinamento più efficace tra i ministeri che hanno competenze sui migranti, ma non lo faremo subito. Ci tariamo sul 2017". Eppure a Palazzo Chigi sta già girando un nome forte per la poltrona da commissario all'emergenza migranti. Secondo il Messaggero, in pole position ci sarebbe appunto Fassino che, dopo aver perso contro la grillina Chiara Appendino, è in scadenza alla presidenza dell'Anci. A lui andrà il coordinamento dei vari ministeri che gestiscono la difesa delle frontiere, la gestione degli sbarchi, i rapporti con i Paesi d'origine, i fondi economici (la bellezza di un miliardo di euro) e perfino la scuola (per i minori non accompagnati).

"Così non si va da nessuna parte - tuona il vice presidente del Senato, Maurizio Gasparri - anche su questo disastro Renzi pensa di risolvere i suoi problemi congressuali e, dopo aver riciclato Errani, ora guarda a Fassino come super commissario all'immigrazione". La scelta di Fassino non è certo per meriti. A Torino l'ex sindaco non aveva, infatti, brillato per aver gestito con sapienza l'emergenza immigrazione. Dalla "zona franca" di Porta Palazzo allo scempio dell'ex villaggio olimpico, nel corso della sua amministrazione Fassino non ha fatto altro che inanellare fallimenti. Eppure Renzi sta pensando di affidargli un miliardo di euro e un potere senza precedenti.

Sotto la sua supervisione andranno, infatti, i controlli alle frontiere, i centri di accoglienza, gli accordi bilaterali con i Paesi di origine, i flussi migratori e, dulcis in fundo, la revisione dell'intero sistema Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati).

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