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Migranti, trovato un accordo "Ma prima l'Ue rispetti i patti"

Conte cede a Bruxelles e apre all'accoglienza, ira di Salvini. Lungo colloquio telefonico tra i due, poi un vertice chiarificatore

Migranti, trovato un accordo "Ma prima l'Ue rispetti i patti"

L'apertura di Giuseppe Conte ai migranti in arrivo da Malta ha rischiato di far implodere il governo. Ma lo scontro sembra essersi spostato ora in Europa.

L'ira di Matteo Salvini è palpabile: dopo il no del vicepremier all'accoglienza, in serata dal Viminale fanno trapelare la possibilità di uno slittamento del vertice chiarificatore previsto per stasera a Palazzo Chigi.

"Il faccia a faccia con Conte non è stato ancora fissato e non è detto ci sarà stasera", sottolineano fonti del ministero. Poi, quando l'incontro sembrava già rinviato a domani, un lungo colloquio telefonico tra premier e vicepremier sembra aver sbloccato la situazione. Un vertice è stato convocato per le 23 ed è durato circa un'ora e mezza. Alla riunione ha partecipato anche l'altro vicepremier, Luigi Di Maio.

Alla fine sembra che il governo abbia accettato di accogliere poco più di 10 persone, dando la precedenza a donne e bambini e cercando di non dividere i nuclei familiari. I migranti potrebbero essere ospitati da una stuttura della chiesa valdese. Ma prima - questo il diktat di Salvini - Conte dovrà andare a Bruxelles per chiedere che l'Europa rispetti i patti presi in passato con l'Italia. E cioè dia il via ai ricollocamenti promessi negli scorsi mesi. "Io non cambio idea, anzi faccio due passi in avanti", ha detto il ministro dell'Interno, "Non ci sarà nessun arrivo in Italia finché l'Europa non rispetterà gli impegni presi (a parole) con l'Italia, accogliendo i 200 immigrati sbarcati in estate tra Pozzallo e Catania che dovevano già essere ricollocati. Il governo è compatto sulla linea rigorosa, porti chiusi, lotta agli scafisti e alle Ong. Aggiungo che ogni nuovo eventuale arrivo dovrà essere a costo zero per i cittadini Italiani".

Anche per questo nelle prossime ore Conte chiederà a Bruxelles un incontro urgente con il commissario Dimitris Avramopoulos perché si impegni a far eseguire la ricollocazione degli oltre 200 migranti che da agosto l'Italia aspetta di far accogliere dalla Germania, Olanda e altri 7 paesi europei. "Sono molto soddisfatto", dice Salvini. Che avverte però il premier: "D'ora in poi meglio incontrarsi prima che dopo, l'immigrazione la gestisce il ministro dell'Interno".

Il braccio di ferro sui migranti va avanti da giorni. Prima con Luigi Di Maio che aveva proposto di accogliere solo donne e bambini. Poi con il premier che ha ipotizzato di portare in Italia i migranti soccorsi prima di Natale dalla Sea Watch in aereo. "Io non autorizzo niente, vediamo se arrivano...", ha tuonato oggi Salvini dalla Polonia, "Sono e rimarrò assolutamente contrario a nuovi arrivi in italia. E continuo a lavorare per espellere i troppi clandestini già presenti sul nostro territorio.

Cedere alle pressioni e alle minacce dell'Europa e delle Ong è un segnale di debolezza che gli italiani non meritano".

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